martedì 24 settembre 2019

INTRODUZIONE ALLA RIDICOLA IDEA 2



(…)In realtà non so bene che cos'è, o cosa sarà.Ce l'ho qui- adesso
     - sulla punta delle dita, appena poche righe su un tablet, un
   cumulo di cellule elettroniche ancora indeterminate che potranno
   essere abortite con grande facilità. I libri nascono da un germe
   infimo, un ovuletto minuscolo, una frase, un'immagine, un'
   intuizione; e crescono come zigoti, organicamente, cellula dopo
   cellula, differenziandosi in tessuti e strutture sempre più 
   complesse fino a diventare una creatura completa e spesso
   inaspettata. Ti confesso che ho un'idea di ciò che voglio fare con
   questo testo, ma il progetto resisterà fino al finale o comparirà
   qualche altra cosa? Mi sento come il pastore di quella vecchia
   barzelletta che sta intagliando un pezzo di legno con un coltello;
   quando un passante gli domanda: " Che statuetta sta facendo?",
   risponde: " Beh, se viene fuori la barba, sant' Antonio, e sennò l'
   Immacolata Concezione ".
   Adesso so che scrivo per cercare di dare al Male e al Dolore un
   senso che in realtà so che non possiedono.
  " L'arte è una ferita che si trasforma in luce", diceva Jorges
   Braque. Abbiamo bisogno di quella luce, non soltanto noi che
   scriviamo o dipingiamo o componiamo musica, ma anche noi che
   leggiamo e guardiamo quadri e ascoltiamo un concerto. Tutti
   abbiamo bisogno della Bellezza perché la vita sia sopportabile.
   L'ha detto benissimo Fernando Pessoa :" La letteratura, come l'
   arte in generale, è la dimostrazione che la vita non basta ".
   Non basta, no. Perciò sto scrivendo questo libro. Perciò lo stai
   leggendo.  (…)


Rosa  Montero  da  La ridicola idea di non vederti più ( La storia di Marie Curie e la mia )

Nessun commento:

Posta un commento