venerdì 13 settembre 2019

VITA BREVIS ( Lettera di Floria a Sant' Agostino ) 1

 
 

" Come l'amore cresce dentro di te, così la bellezza. Perché l'amore è la bellezza dell'anima"  . ( Sant' Agostino )


(…) E' strano salutarti in questo modo. Molto, moltissimo tempo fa,
       avrei scritto semplicemente " al mio voluttuoso Aurelio".
       Ma sono passati più di dieci anni da quando mi stringevi forte,
       e molte cose sono cambiate.
       Scrivo perché il sacerdote - qui a Cartagine - mi la lasciato
       leggere le tue Confessioni .Riteneva che i tuoi libri potessero
       essere una lettura edificante per una donna come me. Come
       catecumena, faccio in qualche modo parte della congregazione
       di qui già da molti anni, ma non mi lascio battezzare, Aurelio.
       Non è il Nazareno a frapporsi,e nemmeno gli scritti dei quattro
       Vangeli, ma io non mi lascio battezzare.
       Nel tuo libro sesto scrivi:" E quando mi fu strappata dal fianco
       la donna con la quale ero solito andare a letto, dovettero
       tagliarmi via il pezzo di cuore che le era attaccato: e la ferita
       sanguinò molto. Se ne tornò in Africa, facendo voto a te di
       non conoscere mai altro uomo,e lasciando con me il figlio
       naturale che da lei avevo avuto".
       E' bello vedere che riesci ancora a ricordare quanto eravamo
       legati un tempo. Sai bene che la nostra unione era qualcosa di
       più di quel fugace rapporto di convivenza che è usuale per l'
       uomo prima del matrimonio. Assieme vivemmo in fedeltà per
       più di dodici anni e assieme avemmo un figlio.
       Non di rado accade che le persone che incontravamo ci
       prendessero per una coppia legittimamente sposata. E a te
       piaceva, Aurelio, credo che ti rendesse un po' fiero, giacchè ci
       sono parecchi uomini che si vergognano delle proprie mogli.
       Riesci a ricordare quando attraversammo insieme il fiume
       Amo? D'un tratto mi fermasti, ponendomi una mano sulla
       spalla. poi dicesti qualcosa : riesci a ricordarlo?
       Scrivi svariate volte che molto tralasci e che molto hai pure
       dimenticato. Perdonami se ti vengo in soccorso su un paio di
       punti importanti.  (…)


   Jostein  Gaarder   da    Vita brevis  ( Lettera di Flora Emilia a Sant' Agostino )

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