venerdì 13 settembre 2019
VITA BREVIS ( Lettera di Floria a Sant' Agostino ) 3
(…) Che tradimento Aurelio! Di quale sublime infedeltà ti rendesti
colpevole quando mi cacciasti!Nel tuo cuore eri attaccatissimo
a me, e il tuo cuore venne ferito a sangue.Anche il mio Io lo fu,
naturalmente, se ha qualche importanza, perché eravamo due
anime strappate una all'altra o - se preferisci - due corpi,
oppure davvero due anime in un unico corpo. La ferita che
ricevesti non voleva rimarginarsi,bruciò e dolse tremendamente
prima di andare infine in cancrena,e tu divenisti meno sensibile
al dolore. Ma perché? Oh sì, perché amavi la salvezza della tua
anima più di quanto amassi me. Che tempi, eminente vescovo,
che costumi! Hai mai riflettuto su quel che avvenne
effettivamente? In ogni caso, non affiora nelle tue Confessioni.
Ma non è forse una grave,sottile forma di infedeltà abbandonare
l'amata per la salvezza della propria anima? Non sarebbe stato
più facile per una donna sopportare di venire abbandonata
perché il proprio uomo desiderava sposarsi,o perché le preferiva
un'altra donna? Ma non c'era altra donna nella tua vita, era solo
alla tua anima che volevi più bene che a me. Era la tua anima -
Aurelio - che volevi custodire, quella stessa che un tempo aveva
trovato requie presso di me. Non avevi alcun desiderio di
sposarti, non finchè avevi me, dicesti: quel matrimonio era solo
un dovere filiale. E dopotutto non ti sposasti nemmeno.
La tua sposa non era di questo mondo. (…)
Jostein Gaarder da Vita brevis ( Lettera d'amore di Floria Emilia a Sant' Agostino )
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