venerdì 13 settembre 2019
VITA BREVIS ( Lettera di Floria a Sant' Agostino ) 2
(…) E' vero che feci voto di non conoscere altro uomo. Ma non feci
voto a Dio. non fosti forse tu a chiedermi di fare a te una
tale promessa? Lo sostengo risolutamente, perché fu la mia
unica consolazione quando me ne tornai a casa da Milano.
T' importava ancora - almeno un po' - di me . E forse Monica
si sarebbe ricreduta, forse noi due avremmo potuto
ricongiungerci. Dopotutto non si chiede fedeltà a una persona
che si respinge con odio o con ira. Poco più sotto scrivi: " Ma
non guariva la ferita di quella amputazione; solo, dopo il
furore e il dolore acutissimo, andava in cancrena e faceva un
male come più freddo, ma più disperato".
Oh sì,tornerò su questa faccenda del dolore e della disperazione
e anche sulla cancrena.
Come sappiamo entrambi, non venni strappata da te solo perché
Monica aveva trovato una ragazza d'alto rango. Questa era la
sua motivazione: pensava al futuro della famiglia. Oppure era
anche un po' gelosa di me? E' una cosa su cui ho meditato
spesso. Non dimentico quella primavera in cui all'improvviso
piombò a Milano in tutta fretta e si frappose fra noi.
Ma foste in due a cacciarmi, e per te non fu in primo luogo a
causa dei progetti matrimoniali,c'era comunque un altro motivo
Mi respingevi perché mi amavi troppo, dicesti. E' consuetudine
trattenere ciò che si ama, ma tu facesti il contrario. Fu perché
avevi già cominciato a guardare con disprezzo all'amore
sensuale tra uomo e donna. Ritenevi che io ti legassi al mondo
dei sensi, precludendoti la pace necessaria a concentrarti sulla
salvezza della tua anima. Di conseguenza non se ne fece nulla
nemmeno del tuo matrimoni. Più di ogni altra cosa, Dio vuole
che l'uomo viva continente, scrivi.
In un Dio di tal fatta non ho alcuna fede. (…)
Jostein Gaarder da Vita brevis ( Lettera d'amore di Floria Emilia a Sant' Agostino )
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento