" La solitudine è come una lente d'ingrandimento: se sei solo e stai bene, stai benissimo; se sei solo e stai male, stai malissimo". ( G. Leopardi )
( …) Uno dei motivi che spingono le persone a vivere insieme e a
sposarsi è così evidente che passa spesso inosservato:il timore
della solitudine.
Anche quando non esistono ragioni obiettive, vi è un impulso
profondo a stare vicini, a condividere la vita quotidiana
nonostante le mille difficoltà che questo comporta. Secondo
Aristotele, noi siamo animali che vivono in coppia e la prima
forma di società consiste proprio nel metter su famiglia.
Questa tendenza contrasta con l'individualismo e il narcisismo
della società contemporanea ma, nonostante tutto, il desiderio
di intimità ha ancora la meglio,visto che la maggior parte di
noi finisce prima o poi per unirsi e passare " dall'uno al due ".
Tra le tante forme di convivenza quella coniugale si
contraddistingue per la prolungata prossimità dei corpi,come
se la coppia tracciasse intorno a sé un cerchio ideale che la
comprende, escludendone gli altri.
Simbolo per eccellenza dell'approdo coniugale è la camera
matrimoniale e - in particolare -il letto a due piazze,il lettone,
dove non soltanto si fa sesso, ma ci si affida inermi l'uno all'
altro, come se si potesse riprovare nel reciproco, fiducioso
abbandono, la sicurezza di base offerta un tempo dalla
tenerezza materna.
" E a vederti così, da vicino, c'è il sonno che ti dà un'aria da
bambino ", cantava un tempo Mina con dolcezza e nostalgia.
(…)
Silvia Vegetti Finzi da Parlar d'amore ( Le donne e le stagioni della vita )
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