lunedì 8 giugno 2020

NATANTI





                                                           Egon Schiele  ( L' abbraccio )




Nel lembo di Capri a Ponente
scoprimmo una piccola grotta deserta,
e dentro quel vuoto in due
profondammo interamente
lasciando che i corpi abbandonassero
la loro solitudine.
Guizzarono via in un momento
tutti i pesci dentro di noi.
Ai veri pesci fu indifferente,
non turbavamo la loro intima vita.

Languidamente scivolavamo
intorno a loro effondendo
bollicine, piccoli bianchi
palloncini che aleggiavano
fino al sole, vicino alla barca
dove il barcaiolo italiano dormiva
col berretto calato sul viso.
Acqua così limpida da poterci
leggere un libro dentro,
acqua così leggera da poterci
galleggiare su un gomito.

Lì giacqui come fosse un divano.
Lì giacqui come l’Odalisque Rouge di Matisse.
L’acqua era il mio fiore strano.
Si dipinga una donna
senza tunica né sciarpa
su un lettino profondo come tomba.

Le pareti della grotta
svariavano il blu e tu
dicesti “Guarda! Hai gli occhi
color mare, guarda! Hai gli occhi
color cielo”.

E abbassai gli occhi
come improvvisa vergogna.




Anne  Sexton




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