venerdì 12 giugno 2020

I PENSIERI FOSCHI DI ROGER





                                                    Quando si muore si muore soli...



ACETO

A volte mi sento
come un prete che fa la fila
per il " Fish and Chips "
e pensa quieto
mentre scorre l'aceto
come sarebbe bello
comprare una cena per due.


                                            ***

UN'ALTRA CRISI DI MEZZA ETA'

3 di notte. Mi sento la morte addosso
e ho voglia di farla finita con tutto.
Prendo la scatole delle aspirine.
Ce ne saranno abbastanza?

Le conto una per una. 72.
Ne occorrono di più per essere sicuri.
Rovistando qua e là ne aggiungo altre 30.
Dovrebbero bastare.

Prendo le prime due con un sorso d'acqua.
Mi sento meglio. Torno a letto. Mi addormento.


                                                ***

SUPERSTITE

Ogni giorno
penso alla morte.
Alla malattia, alla carestia,
alla violenza, al terrorismo, alla guerra,
alla fine del mondo.

Aiuta,
tiene la mente lontana dalle cose.


                                              ***

CURA PER L'INVECCHIAMENTO

Non c'è cura per l'invecchiamento.
La morte sarà incurabile, ma diventare vecchi non è una malattia.
E alcuni lo fanno meglio di altri. Il segreto?
Pensati più giovane di quel che sei:
nella calca del tram o della metro cedi il posto a un uomo più giovane;
aiuta un vigile ad attraversare una strada trafficata;
coltiva cannabis nella comoda.
Sedia a dondolo? Mettila in solaio!
Tatuaggio moderato, dente falso, dorato;
crea un sito web, inventa un'app;
compra vestiti da Topshop e Gap;
balla la zumba, scorda la siesta.

Il tempo vola - dicono - ma siamo noi che voliamo.
Il tempo sta seduto sulle mani mentre corriamo.
La vita sa come prender velocità.
E allora : cattura l'attimo; siamo una specie di rara qualità.
Perchè in uno sbadiglio soffocato del cervello,
in uno sbattere di ruga,
nello spegnersi di un occhio,
in uno sbuffo del cuore
sei vecchio. E così sia.
Benvenuto nella compagnia.


                                             ***

LASCIATE CHE MUOIA LA MORTE DEL GIOVANE

Lasciate che muoia la morte del giovane
non una morte pulita e fra lenzuola
candide morte d'acquasanta;
non una morte da ultime parole famose,
serena che si spegne nell'affanno.

Quando avrò 73 anni
e sarò costantemente di buon tumore,
mi falci all'alba
un'auto sportiva rosso fiamma
mentre ritorno a casa
da una festa durata tutta la notte.

Quando avrò 91 anni
e con la chioma d'argento,
e seduto sarò su una sedia da barbiere,
possano i gangster di una banda rivale
irrompere con i mitra spianati
e farmi barba e capelli.

O quando avrò 104 anni
e bandito sarò della Caverna,
possa la mia amante sorprendermi
a letto con sua figlia
e, temendo suo figlio,
farmi a pezzi 
e gettarli via tutti, tranne uno.

Lasciate che muoia la morte del giovane
non una morte in punta di piedi senza peccato
che mi consumi come cera di candela,
morte da tende tirate sorretta dagli angeli :
la bella morte del " caro estinto".




                Roger Mc  Gough   da    Defying Gravity


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