venerdì 14 settembre 2018

Nunc dimittis ( Ora lascia, Signore...)




                            Secondo capitolo del Vangelo di Luca ( Cantico di Simeone )



DAMMI, SIGNORE, UN' ALA DI RISERVA

Voglio ringraziarti - Signore - per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini
sono angeli con un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore,
che anche Tu abbia un'ala soltanto.
L'altra la tieni nascosta : forse per farmi capire che anche
Tu non vuoi volare senza di me.

Per questo mi hai dato la vita : perché fossi Tuo
compagno di volo. Insegnami - allora - a librarmi con te.
Perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare
la vita, non è rosicchiare la vita.

Vivere è abbandonarsi - come un gabbiano - all'ebrezza
del vento. Vivere è amare le cose che non piacciono
per poterle cambiare.
Vivere è assaporare  l'avventura della libertà.

Vivere è stendere l'ala - l'unica ala - con la fiducia di chi
sa di avere nel volo un partner grande come Te!
Ma non basta saper volare con te. Signore, tu mi hai dato
il compito di abbracciare anche il mio fratello
e di aiutarlo a volare.

Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita e per
tutte le ali che non ho aiutato a distendere.
Non farmi lasciare il prossimo nel vestibolo malinconico
della vita dove " si tira a campare", dove si vegeta solo.

Non farmi passare indifferente vicino al fratello che è
rimasto con l'ala - l'unica ala - inesorabilmente impigliata
nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai
persuaso di non essere degno di volare con Te.

Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi -
o Signore - un'ala di riserva. Non tutti riusciremo
ad esprimerci, ma tentare sarebbe già essere sulla strada
per diventare uomini.


                            Don  Tonino  Bello


2 commenti:

  1. La conoscevo ed è meravigliosa, l'immagine che gli uomini possono volare solo abbracciati è intensa e tenera

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