domenica 9 settembre 2018

DI QUELLE COSE CHE CI SONO

 
 

                                             Di notte - per un momento - ho visto il mare…



DI QUELLE COSE CHE CI SONO
( Anche se non si vedono )


 Non lo so perché mentre parliamo ti immagino
affacciato a distanza dal mare. Hai nella voce
il riposo della tramontana della notte
quando i pesci d'argento non possono
nascondersi sotto l'acqua
e c'è un faro che segna il confine con la fine del cielo.
E tutto è nero e nulla si muove.
Mi stupisce sempre quella curiosità mite che hai,
mentre mi chiedi cose cui so rispondere solo per metà,
perché di quel confine che divide le due parti, di notte
non si scorge nulla, se non con l'immaginazione del sogno.
Cosa resta delle cose smosse dal foglio bianco non lo so.
Il sonno ritrovato ha ricucito lo strappo,
ha spezzato la punta di tutte le matite.
Avrei voluto dirti che le scatole sono lì riposte nell'angolo
senza etichetta, tutto resta ,
in un disordine rassicurante in cui
non si ha paura di inciampare.

Di notte, tra lo spazio vuoto delle grandi città,
oggi per un momento ho visto il mare.


                               Lisa  Glatt da    The Nakeds  ( Fidati di me )

2 commenti:

  1. Mi è piaciuta molto ed anche la musica di accompagno...

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  2. Pachelbel è un autore raffinato, conosciuto più per il Canon che è una vera meraviglia.
    Grazie.

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