venerdì 7 settembre 2018

COLETTE ( Lettere a Missy ) 3


TUNISI,  21 Marzo 1911

(…) Mia amata che adoro,

       ecco la tua insopportabile alle Sorgenti di Zaghouan.. Il tuo
       telegramma mi preoccupa e mi stupisce: non ho mai mancato
       una sola volta di telegrafarti e ho smesso di scrivere solo due
       giorni; non avevo niente di interessante da dire e soprattutto
       eravamo rientrati molto tardi.Ma ho la sensazione che le poste
       in questo Paese " si divertano " finchè possono. Lily se ne
       lamenta molto. E' assai gentile, ma sarò stremata per aver
       vissuto otto giorni di più accanto a lei, sentendola vivere in
       modo così rumoroso e proferire tante parole e grida inutili.
       Non ne posso più. Faccio buon viso perché tutto sommato è
       ingiusto da parte mia e lei è gentile con me. Ma è tutto quello
       che posso fare. Avrai notato che, in questi giorni, non mi
       diffondevo in gentilezze nei confronti del salame, nei
       telegrammi, ma ho assolutamente ragione e te ne parlerò.
       Questa notte un bel temporale che ti sarebbe piaciuto, adorata,
       lampi blu e rosa e una notte soffocante. Oggi pioggia battente.
       Ho fatto la conoscenza dell'avvocato Bernstein, giunto qui con
       una piccola zia ridicola allampanata come un asparago.
       E che cosa mi ha  domandato quest'uomo di legge?. Di...fargli
       le carte! Proprio così. Nient'altro. Ho comprato del gelsomino
       per Lysès. Non porterò con me neppure dei vasi di rame per
       Rozven:sono molto più cari che a Parigi e meno belli.Insomma
       non c'è niente da portare da qui, me lo avevi pur detto. Devo
       andare a cenare.
       Ti abbraccio. Farò la brava. Sono triste perché tu non ci sei e
       Lily se ne accorge benissimo. Ti abbraccio


                                      Colette


                         Colette  da    Lettere a Missy


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