domenica 30 settembre 2018

JAN VERMEER ( Rendere visibile il dolore )

 
 
 Lattaia
 
 
Merlettaia

 
Fanciulla che scrive una lettera


(…) Quella rappresentata dagli Olandesi è la domenica della vita ,
       la sua trasfigurazione gaia, serena, senza affanni, libera dal
       sentimento del tragico;la loro pittura esprime la forma vivente,
       la conciliata parvenza della natura umana, di ciò che l'uomo é
       e -soprattutto - " di ciò che quest'uomo determinato è ".
       Ma un'attenta osservazione della Donna con la brocca , di
       quello sguardo assente che varca i confini delle mura
       domestiche, suggerisce una lettura dell'opera di Vermeer non
       più connotata dai fin troppo abusati caratteri della serena
       compostezza e della pace interiore: anche per l'artista di Delft
       la vita è altrove, nel mittente o nel destinatario di una lettera,
       nel ricordo di una promessa d'amore, nelle terre lontane
       riprodotte dalle carte geografiche, nell'evento inatteso che
       penetra negli interni così come filtra la luce, nello stesso
       bagliore fortuito e ineluttabile che altera la nostra
       percezione delle cose circostanti e riscatta l'opacità degli
       utilizzabili intramondani.
       In realtà le figure di Vermeer, benchè inondate di luce e
       vivificate da colori di smagliante purezza, tradiscono in modo
       appena percettibile una velatura malinconica, una riservatezza
       pensosa, un cospicuo risvolto d'ombra, talvolta un difetto di
       vitalità, oppure rivelano una insospettata fragilità, una
       nostalgia indefinita, un disincanto che potrebbe renderle
       inoperose, una sfumatura di tristezza generata dalla
       consapevolezza della caducità dei gesti rappresentati.
      Ciò che tiene a bada l'inquietudine,che limita il raggio d'azione
       dell'angoscia, è l'atto di fede del pittore in una visione
       classicista del mondo, confortata da una padronanza assoluta
       della composizione artistica. Vermeer è un umanista fautore
       della cooperazione fra arte e scienza: la misura, l'equilibrio,l'
       ordinata dilectio dei suoi quadri risiede nella presenza
       quasi onnipervasiva di strumenti musicali e scientifici, carte
       geografiche, libri e altri quadri di evidente pregnanza
       simbolica, accostati con assoluta naturalezza, senza enfasi o
       compiacimento intellettuale, agli oggetti di uso domestico,
       integrati nel dominio pratico- inerte della quotidianità.(…)


Marco Vozza   da   Rendere visibile il dolore ( La pittura oltre la filosofia )

 
Donna con la brocca
 
            

6 commenti:

  1. Una lettura interessante e bei dipinti, luminosi, fotografie di istanti di vita

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  2. E pare strano allora che anche questo pittore sia stato inserito ( a detta di chi ha scritto il libro ), fra quanti esprimono - attraverso i loro dipinti - dolore e sofferenza.
    Ma - come si può leggere - con un'accezione tutta particolare:( le forme del dolore sono molte, e di vari gradi ).
    Grazie del commento.

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  3. "E poi la ragazzina dall'orecchino di perla, entro nella sala dedicata, approfittando di un momento meno affollato, mi avvicino, e lei, giuro, sembra guardare proprio me: “Eccoti”, le leggo negli occhi luminosi che ribaltano bagliore tutt'attorno, come se la luce non fosse magicamente dipinta ma emanasse, di vita propria, da quel piccolo rettangolo.
    E rimango lì incantato coi suoi occhi puntati nei miei, quasi attendesse me... e io tra l'estasiato e l'intimidito, come se anche gli altri potessero accorgersi di questa premura nei miei soli confronti; e non me ne vorrei andare..
    ma esco alla fine.
    E ricadere, ancora inebriato,
    nell'artificio convenzionale delle altre tele,
    sottolinea ancor più questo appuntamento che rimarrà indelebile..." (dal blog)

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  4. Non vorrei deludere il tuo lirismo romantico ma - la Storia dell' Arte - dice che in quel periodo nei Paesi Bassi ( ma non solo ) i pittori non si avvalevano di modelle reali, ma i personaggi ( come nella fattispecie La Ragazza dall' orecchino di perla " che incanta tutti coloro che la vedono ) in realtà è frutto della fantasia dell' autore.

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    1. Avevo letto che alcuni busti facevano modelli per infinite rappresentazioni, ma io rimarrò sempre - geloso - con quello sguardo nel mio. Un episodio indelebile, una sensazione unica, che eleva l'arte a miraolo.

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  5. In effetti l' Arte ci dà delle emozioni anche forti ( vedi la sindrome di Stendhal ) per come uno la vive, cioè per come la rapporta al proprio essere.

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