giovedì 11 gennaio 2018

SALVA CON NOME




                    Povera morte che non sai se graziarmi del tempo che rimane...



SPETTRI

Sostentàti dal nulla
esistenti solo dove si sogna
fluttuanti senza sapere
non più concreti del vapore
che sale dalla teiera
eppure ancora capaci di sentire
la forma di ogni separazione
la precisione con cui la morte
ci tagliava via uno dall'altro:
lo spazio che faceva esponendoci
vuoti di luce, poi sfaldati.


                                                        ***


POVERA MORTE SEI...( Amelia Rosselli )

Davvero povera cosa sei, morte
se hai lasciato che tanto mi avvicinassi a lui
( e dunque a te ) mentre moriva
se mi hai spaventato così poco
da darmi un'oncia di sonno vicino al suo cuscino.
Creatura piccola sei se dall'infanzia ad oggi hai fatto
di te stessa una siepe scolpita da cesoie
( ora un muso di gallo, ora un cane ) :
che basta poco a scavalcare.
Povera morte, ramo di sale
grumo di dubbio che non sai
se graziarmi del tempo che rimane.


                                                          ***

VIDEO

Chi se n'è andato non desidera tornare.
Pensiamo che si strugga per il mondo
prestandogli la nostra nostalgia.
L'oleandro che trema, l'abete
che si sfrangia più latteo nella luna
e tutta la bellezza incomprensibile
che ci ostiniamo a raccontare.

Se i morti vedono, ci guardano scrutare l'illusione di un muro
bussare per entrare o chiamare
come i pazzi che curano le pietre
bisbigliando loro : amore.




              Antonella  Anedda  da     Salva con nome






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