venerdì 19 febbraio 2021

LA PAURA NEL SOGNO 4

 


                                                     Paul Delvaux , 1897 - 1994 



(...) La paura, nel sogno, non è esclusivamente una funzione mentale, ma anche un' esperienza che attiva tutto il corpo, pur non esprimendo alcuna azione concreta. Basterebbe - a indicarlo - il risveglio dagli incubi. Anche alla luce di queste osservazioni, il termine " esperienza" si mostra difficile da definire. Lo si applica abitualmente a quanto accade nella veglia, quando è funzionante la percezione di trovarsi dentro il tempo e lo spazio, quando cioè ci muoviamo nel  mondo che definiamo concreto. Ma è esperienza anche quella che si lega agli eventi del sogno. E' persino possibile affermare che il sogno è un'esperienza. Lo dimostra la partecipazione del nostro corpo, i vissuti emotivi che si provano, anche se si è distesi in un letto e addormentati. Sul piano delle reazioni mentali non c'è molta differenza tra incontrare una persona violenta in una strada di città oppure nel teatro del sogno, anche se in un caso il nostro corpo si muove nel tempo e nello spazio, mentre nell'altro queste due dimensioni sono escluse. Di fatto, anche una fuga sognata, che ci vede correre, è al di fuori di questi parametri che si legano al concreto. Si può però anche dire che il vissuto chiuso nella dimensione interiore ( fuori dal tempo e dallo spazio ) non è differente, poiché anche nel sonno comporta effetti equivalenti sul piano mentale. Ciò non toglie che si debba distinguere nettamente un'esperienza solo mentale da una che coinvolge l'aspetto somatico, in uno spazio fisico e in un tempo cronologico. Sarebbe tuttavia un errore concludere che nel sogno  manca la percezione del tempo che passa, poiché l'azione sognata implica una consequenzialità .(...)



            

            Vittorino  Andreoli      da    Le sorgenti del sogno


               

  

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