mercoledì 10 febbraio 2021

GLI AMORI DI GOETHE ( Charlotte Von Stein ) 1

 


                                                          Charlotte von Stein



Wolfang Goethe aveva ventisei anni quando venne invitato alla Corte di Weimar dal duca Carlo Augusto, dove conobbe Charlotte von Stein, trentaduenne, sposata ad un funzionario di corte. La donna, una delle più belle e intelligenti dame di corte, si trovava in condizioni di sfiducia e dolore per la morte di quattro suoi bambini. Dapprima non corrispose all'amore focoso del poeta, poi s'innamorò di lui e il loro amore durò dieci anni molto stretto e vivo, e non cessò neppure quando Goethe si sposò. Le lettere e i biglietti di Goethe a Charlotte sono numerosissimi, mentre di lei non abbiamo che un solo biglietto.





CHARLOTTE A GOETHE

1776


(...) Il mondo mi ridiventa caro. Mi ero tanto allontanata da esso, ma ora mi ridiventa caro, per mezzo Vostro. Il mio cuore mi rimprovera. Sento che sto preparando afflizioni a me e a Voi. Un anno fa ero pronta a morire: adesso non più.



                                   ***


GOETHE A CHARLOTTE

25 Maggio 1776


(... ) Anche il più puro, il più bello, il più vero rapporto che ho mai avuto con una donna - oltre che con mia sorella - anche questo è turbato! Ero preparato a questo,  soffrivo solo infinitamente per il passato e per il futuro, e per la povera bambina che se ne andava, che io avevo sacrificata a una simile vita. Non voglio vederVi, la Vostra presenza mi rattristerebbe. Se non  posso vivere con Voi, il Vostro amore mi aiuta tanto poco quanto l'amore di un assente, del quale sono così ricco. La presenza nel momento del bisogno decide tutto, placa tutto, dà  forza a tutto. L' assente arriva col suo spruzzo d'acqua quando il fuoco si è già calmato... e tutto questo per rispetto del mondo! Il mondo, che non può essere nulla per me, non vuole neppure che tu sia qualcosa per me... Non sanno quello che fanno. La mano di quello che se ne sta chiuso e solo, che non sente la voce dell'amore, stringe e fa male.


                                           ***


GOETHE A CHARLOTTE

23 Marzo 1781


(...)  Il tuo amore per me è la stella del mattino e della sera: tramonta dopo il sole, rinasce prima del sole. Sì, è come una costellazione del polo che non tramonta mai sul nostro capo e intreccia una corona sempre viva. Prego che gli dèi non vogliano mai che esso s'oscuri sul cammino della mia vita. La prima pioggia primaverile nuocerà alla nostra gita. Le piante saranno ristorate, il primo verde ci riempirà di gioia. Non abbiamo mai vissuto insieme una primavera così bella. Potesse non avere autunno!

Addio ottima, carissima !


                                                 G.  (...)



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