Christiane Vulpius
Di ritorno dal viaggio in Italia, Goethe si innamorò di Christiane Vulpius, figlia del copista di corte. Ebbe da lei un primo figlio nel 1789, poi altri quattro, tutti morti prestissimo. Il matrimonio con Christiane avvenne solo nel 1806.
21 Agosto 1792
(...) Oggi parto da Francoforte, mia cara piccina, per Magonza. Ti devo dire che mi è andata bene: solo ho dovuto mangiare e bere troppo. Ma sarà meglio per me quando la mia cara piccola cuoca mi preparerà i cibi. Il pacco parte oggi e arriverà non molto dopo questa mia lettera. Ho desiderato di essere un topolino e di poterti vedere mentre aprivi il pacco. Io ho provato molta gioia mentre lo preparavo. Custodisci tutto bene. Addio, mia cara bambina. Continua ad amarmi come io ti amo. Addio. Saluta i Mayer, bacia il piccolo e scrivimi presto.
G. (...)
***
10 Settembre 1792
(...)
Ti ho già scritto molte letterine e non so se ti arriveranno a mano a mano. Ho dimenticato di numerare i fogli e comincio adesso. Sappi ancora una volta che io sto bene, che ti amo con tutto il cuore. Se fossi vicina a me! Ci sono dappertutto letti grandi e larghi e non dovresti lamentarti come succede delle volte a casa. Ah, amor mio, non c'è nulla di più bello che stare insieme. Ce lo ripeteremo quando saremo uniti di nuovo. Pensa, siamo vicinissimi alla Champagne e non troviamo un bicchiere di vino. Ma le cose andranno meglio quando il mio tesoro penserà alla cucina e alla cantina. Sii dunque una buona donnina di casa e preparami una bella casa. Pensa al bambino e voglimi bene. Sì, continua a volermi bene perché alle volte - pensandoci - mi ingelosisco e mi immagino che un altro potrebbe piacerti di più perché trovo tanti uomini più belli e più simpatici di me. Ma questi tu non devi vederli perché devi ritenere me il migliore di tutti, perché ti amo terribilmente e niente mi piace tranne te. Spesso ti sogno, sempre cose confuse, ma sempre che ci vogliamo bene. E così possa continuare ad essere.
Ho domandato a mia madre di fare due coltroni e due cuscini di piuma e tante altre belle cose. Pensa solo a tenere in ordine la casetta, al resto si penserà. Oggi ti ho spedito un cestino di liquori e un pacchetto di dolci. Deve entrare sempre qualcosa in casa. Soltanto continua a volermi bene e sii una brava bambina. Il resto verrà da sé. Finché non avevo il tuo cuore, a cosa mi serviva il resto! Adesso che ce l'ho, voglio conservarlo. Perciò sono tuo anch'io. Bacia il bambino, saluta i Mayer e amami.
G. (...)
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