domenica 14 febbraio 2021

AD OGNUNO LA PROPRIA CURA

 


                                                  Lascia che io sia nel mio essere diritta...



LA BUCCIA


Mi squami le pretese, come si fa

col pesce. Mi rendi commestibile

donna, placata che si dona in corpo

al corpo da lei altro.

Mano perfetta, che non mi affatica

l'occhio mentre orchestra il moto

sul mio seno. Poi lingua

d'acqua che arrotonda il sasso mio

spinale, corso in cima.

Di ogni pensiero nato pesante

tu, ala coraggiosa

al pendìo ci abbandoni

e così mi porti aria alle narici.

Il fiato dello stare e dell'essere.

L'umanità che caparbia ho schifato

l'imperfetto che  ora in me più amo.

Il neo petulante, la linea del naso

incline alla puzza, il giro vita

che fa gli anelli di Saturno.

Sei tu il pianeta nascosto in cui

credi se io non so farlo.

La rotondità perfetta ( detta di scienza )

scarica la forza e l'annulla.

Fa calma, punto zero, Terra

pronta per il germoglio. Sfera: è tutto il buono

con la sostanza e tu ne sei la polpa.

Allora lascia che io

sia nel mio essere diritta, buccia

almeno, tuo scudo. Ruvida al vento

fuori. Solo per te dentro, rivolta.



                      Chiara Baldini   da    Del gatto dell'uomo



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