martedì 11 febbraio 2020

LA CITTA' DELLE DONNE 3




(...) La buona notizia è che questo " problema senza nome" non è
       solo suo, ma qualcosa che Lei condivide con milioni di altre
       donne nel mondo.La cattiva notizia è che rappresenta ancora
       un tabù, una cicatrice tanto profonda da non essere condivisa
       neppure tra donne, e ancora incomprensibile per tanti uomini.
       La porta a sentirsi sbagliata, a essere percepita dagli altri 
       come troppo aggressiva o troppo remissiva, troppo arrabbiata
       o troppo incline al risentimento.Allora ha cercato di distrarsi,
       di convincersi che la cosa non esistesse davvero; ha provato 
       ad abbassare il volume della voce che glielo ricordava e ha
       cercato di farsi andare bene la limitatissima gliglia offerta da
       chi la circondava,sperando che questo potesse renderla felice.
       E si è fatta più piccola, più innocua, e altre volte ha assunto
       una forma che non era la sua : si ètravestita con i panni di un
       personaggio distante da sé pur di riuscire a non pensarci, a
       sostenere il peso di questa inconfessabile frustrazione.
       E così, anche se nella sua vita ha compiuto scelte dificili e
       coraggiose, dentro di Lei ci sono ancora dei condizionamenti
       che la fanno sentire irrealizzata, e un problema senza nome
       che non riesce a risolvere. Perchè ogni distrazione serve a
       poco se non riesce a sciogliere quell'enigma.
       Comincia così il viaggio di Lei che ha bisogno di trasformarsi
       interamente, che non ha più voglia di fare la guerra, che 
       vuole impegnarsi per creare una società nuova, che vuole
      realizzarsi senza essere giudicata:che vuole essere considerata
    - prima di tutto - un essere umano.  (...)


Maura Gancitano & Andrea Colamedici  da   Lìberati della brava bambina ( Otto storie per fiorire )

 

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