lunedì 3 febbraio 2020

I DIECI DI LOEWENTHAL 1

 
 

                                          Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre - Pieter Rubens


(…) L'albero della conoscenza del bene e del male ( Genesi 2,17 ) è
       tutto fuorché un generico indicatore morale. Misura piuttosto
       una consapevolezza chiara e inequivocabile: " Il giorno in cui
       mangerai da esso,morire morirai ", dice Dio ad Adamo per
        articolare il suo divieto.
       Ma non si tratta né di una minaccia, né di un' ingiunzione a
        scopo di deterrenza. E nemmeno di una bugia, visto che  il
       cielo è infallibile. Fatto sta che poco dopo, quando  Eva
       prima e Adamo poi assaggeranno il frutto proibito, nessuno
       dei due morirà. La mela fatale non è velenosa. Allora, come
       la mettiamo? Che cosa ha detto di preciso il Signore ?
       Che cosa voleva dire con quel " morire morirai?", in cui l'
       infinito segna un rafforzamento del tempo coniugato?
       Non certo che il frutto proibito avrebbe causato la morte,
       perché così non avviene.
       E' questione - piuttosto - di conoscenza. E di una conoscenza
       che cambia la vita, non che porta la morte. Appena assaggiato
       quel frutto, infatti, Adamo ed Eva diventano consapevoli. Di
       che cosa? Di essere nudi? No, quella è la conseguenza della
       consapevolezza, non la sua sostanza. Una volta assaggiato il
       frutto. " gli occhi di loro due si aprirono e loro riconobbero di
       essere nudi e si cucirono una foglia di fico per farne cintura "
      ( Genesi, 3, 7 ). Per capire che cosa significava esattamente
      quello schiudersi degli occhi, bisogna risalire un poco più su
      nel testo, alla condizione precedente dell'umanità, quando " i
      due erano nudi, l'uomo e la donna, e non si vergognavano".
      Che cos'è quella nudità impudica? Di passo in passo nel testo,
      è chiaro che è il frutto della non consapevolezza, del fatto di
      essere beatamente ignari: finchè non conoscono il bene e il
      male, Adamo ed Eva non si preoccupano di essere nudi. Quella
      conoscenza del bene e del male, invece, non uccide affatto,
      bensì cambia le cose. La morte entra in gioco, ma non come
      effetto, bensì come conoscenza. Assaggiando il frutto, Eva e
      Adamo vengono a conoscenza della morte : imparano cioè che
      sono destinati a morire. Loro stessi e non gli altri.  (…)



                       Elena  Loewenthal      da      Dieci

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