domenica 16 febbraio 2020

DE PROFUNDIS




                                         " saper riconoscere chi e che cosa non è inferno.. "


(... )L'inferno è già qui.
      Due modi ci sono per non soffrirne.
     Il primo riesce facile a molti : accettare l'inferno
     e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
     Il secondo è rischioso ed esige attenzioni ed accorgimenti  continui:
    cercare e saper riconoscere chi e che cosa
   - in mezzo all'inferno - non è inferno,
    e farlo durare, e dargli spazio.  (...)




                       Italo  Calvino    da     Le città invisibili





 

2 commenti:

  1. Una visione "infernale" del mondo quella di Calvino. Senza essere tra quelli che sostengono che l'inferno sia vuoto, penso che è poco abitato. Se l'inferno è il luogo della pena eterna chi potrà meritare per i 70-80 anni di vita la più feroce e malvagia che sia una pena simile?

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  2. La cosa più sconvolgente è che non si parla di un Inferno " dopo", ma di quello che già esiste qui e che ci obbligherebbe a stare continuamente " sul chi vive ", tutti tesi ad indagare " chi " in questo umano inferno , non è " inferno"...

    Ma che vita!
    E qualcuno ( stando così le cose ) potrebe a buon diritto affermare che l'Inferno non esiste?
    Secondo me, ne esistono 2 ( non ne conosco la differenza non avendo sperimentato il secondo ! ) : quello che ci tocca ( a tutti ) prima; e quello che ( se non a tutti, a molti ) toccherà dopo !!!

    Hai ragione: é una visione " infernale..."

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