sabato 15 febbraio 2020

IL VIAGGIO DI SEBASTIAN ( BACH ) 2



(...) "Sono a un passo dal lasciarmi cadere nel vuoto, ultimo passo
        di un viaggio iniziato cinquant'anni fa, sulla strada per
        Luneburg, al fianco dell'amico Georg. A lui mi lega una
        promessa: per questo ti ho chiesto di chiamarlo.
      " Un vecchio avvolto nel mistero ci aprì gli occhi su un mondo
        di suoni segreti.Iniziai per gioco a dar voce al mondo che
        avevo intorno. Incominciai a sguire le linee di una foglia e,
        voce dopo voce,mi ritrovai in mezzo al sentiero più misterioso
        e affascinante che potessi desiderare. Avevo un dono tra le
       mani,una catena infinita di suoni a cui dovevo dare un ordine.
       E se ricevi un dono come questo, devi metterti al suo servizio.
       Non farlo è il peccato più grande che puoi commettere.
      " Più costruivo cattedrali e intere cittàdi suoni, più sapevo che
       non potevo fermarmi. Ho imparato a sentirmi architetto,
       alchimista,esploratore e matematico;ho copiato per imparare,
       provato e riprovato a camminare su ogni tipo di via, senza
       mai arrendermi, sempre cercando di non deviare dalla luce di
       Dio. Lui mi ha tenuto in salute per tutta la vita, per poi
       donarmi l' ultima prova da superare : le tenebre in cui ora
       dimoro.
     " Perchè non ho mai rallentato il mio cammino? Perchè non 
        siamo rimasti a Cothen come avresti voluto? Perchè non 
       potevo in nessun modo interrompere quel viaggio. Dovevo
       andare avanti a tutti i costi. Dovevo, Anna. Sono pur sempre
       un Bach, della famiglia dei Bach di Eisenach.
     " Di tutti i suoni che ho incontato in vita mia, me ne resta uno
       da trovare. Qualche giorno fa ho incominciato ad avvertirlo,
       è come se mi chiamasse. Aspetto di sapere. E' in quel suono
       che desidero perdermi, Anna. "
       Le sue dita iniziano a muoversi sulla tastiera.
       Ai prmi accordi, tutto mi arriva chiaro.
       Sono le note di  Bist du bei mir , un'aria che ho sempre amato
       e che Sebastian ha inserito nel libretto a me dedicato, anche
       se non scritto da lui.
       La sta suonando per me, aspetta la mia voce.
       Chiudo gli occhi. Una scossa mi attraversa il corpo.
       Comincio a cantare. Davanti a me, una luce calda e potente.

       Se tu sei al mio fianco
       io andrò con gioia
       verso la morte e il mio riposo.
       Oh come sarebbe
       bella la mia fine
       se fossero le tue mani gentili
       a chiudere i miei occhi fedeli ! 
      
    

  Cesare Picco  da  Sebastian ( Il viaggio che ha cambiato la vita e la musica di J.S. Bach )

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