mercoledì 20 novembre 2019

CAPRICCIO DI UN COLORE ( Prefazione )



(…) Nella poesia di Martha Canfield una lunga stagione, post -
       simbolista e novecentesca in genere, dimostra una volta di più
       la propria capacità nutritiva - che si direbbe inesauribile - se i
       pronostici non fossero sempre un po' inutili. Certo, le radici di
       questa scrittura non si occultano, emergendo in una serie di
       dediche esplicite,e balenano in modo ora più ora meno coperto
        nei temi di maggiore intensità semantica. Il fatto che la
       Canfield appartenga professionalmente al mondo accademico
       trapela insomma ad ogni pagina, ma il lettore non resterà
       colpito solamente dalla perizia compositiva, giacchè è una
       scrittura - quella di Martha - incline per fortuna a
    compromettersi con quanto la vita,giorno per giorno, suggerisce
     o decide. Di qui, senza che il linguaggio ceda alla lusinga di
     una colloquialità eccessiva, il sovrapporsi o l'intrecciarsi dei
     registri alto e medio, la propensione ad utilizzare avvenimenti
    ed occasioni,ma insieme la libertà di non decantarli - preferendo
     la Canfield un discorso più immediato, ancor umido, si direbbe,
     delle cose accadute o sperate o compiante.  (…)



                                           Silvio  Ramat

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