martedì 12 novembre 2019

PSICANALISI DEL VANGELO 3


DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI
CAPITOLO XIX, VERSETTI 25 - 27

(…) Stavano accanto alla croce di Gesù la madre e la sorella della madre, Maria, Cleopa e Maria di Magdala. Vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, Gesù le dice: " Donna, ecco tuo figlio". Poi dice al discepolo : " Ecco tua madre". E il discepolo, da quel momento, la prese con sé. (…)



                                                ***
Gérard  Sévérin  :

A Cana, la " gloria"; ai piedi della croce l'abbandono…


Françoise Dolto :

Povera donna! In quel momento - veramente - è come tutte le donne che hanno posto nel figlio la loro speranza di riuscita e poi, eccolo ai loro occhi, fallire completamente !
Gesù fallisce come figlio, come figlio affettivo e carnale. Si rende conto che essa soffre troppo, che sua madre è perduta. Se lui sparisce, lei non ha più di che vivere.


G.S.  :

In lei, chi sosterrà il desiderio di vivere e il significato della sua vita di madre, ora che il figlio- promesso a tutte le speranze - è coperto di obbrobrio e muore ?


F.D. :

A Cana l'apice della potenza, qui gli abissi della disperazione. Ella ha bisogno di un figlio per continuare ad essere madre. Per questo Gesù le dona Giovanni. Le donne, infatti, hanno come destino carnale quello di fare figli. Ma non basta : esse hanno anche bisogno di un essere vivente da amare per poter continuare a esistere.


G.S.  :

Gesù ha pietà di lei?


F.D. :

Per niente. Non si impietosisce su di lei, né su se stesso, causa del suo dolore. Non le dice: " Povera mamma, quanto soffro di farti soffrire ! " come negli amori patologici tra figlio e madre. Si rende conto che in lei soffre la donna in quanto madre: questa donna non potrà più esercitare la sua funzione " maternante " perché questa funzione si può esercitare solo quando si hanno figli vivi : uno muore, un altro le è dato. Le offre quindi il mezzo per sopportare e accettare la prova che - per una madre - è la più grande fra tutte le prove. Una madre perde - se si può dire - una parte carnale di se stessa perdendo il proprio figlio. Ma con Gesù, Maria perde anche la sua ragione di sperare. Gesù le offre Giovanni che diviene un suo sostituto come figlio : " Costui farà per te tutto ciò che farebbe un figlio; e tutto quanto una madre farebbe per il figlio, tu lo farai per lui. Tutto ciò che una madre rappresenta per suo figlio, tu lo sarai per lui. E lui, ugualmente, sarà tuo figlio".
Così, nella sua miseria, le porge un'umana consolazione.



                      Françoise  Dolto   da   Psicanalisi del Vangelo

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