martedì 19 novembre 2019

L'UOMO DI VETRO 3



(…) Lo psichiatra non ricostruisce la grandezza, ma sempre e
       soltanto la fragilità. E' come se amasse le caratteristiche dell'
       uomo fragile, non quelle dell'onnipotente, del forte; se mai la
       forza è in quella insufficienza, in quella consapevolezza di
       potersi rompere, come un vaso " segreto " : solo se si rompe
       esce qualcosa di sconosciuto e di prezioso.
       Il Canto dei Cantici parla dell'amore necessario:essere in due
       rende possibile esistere a chi separatamente non ce l'avrebbe
       fatta, si sarebbe rotto. L'uomo fragile vuole un nido piccolo,
      appoggiato sui rami incrociati di un albero, e desidera trovarvi
     il proprio amore.In quel nido ci si tocca e non si distinguono più
      i confini tra il proprio corpo e quello dell'amato. E' bellissimo
      l'amore, e solo la fragilità lo coglie. E' straordinario penetrare
      il proprio amore che in quel momento si aggancia, e di due
      corpi si fa una cosa sola: due frammenti si uniscono e due
      fragilità si danno reciprocamente forza. La fragilità dell'uno
      diventa pietra angolare per l'altro, appiglio tetragono come
      fosse una roccia : ma è fatto di vetro. Un vetro entro cui uno si
      rispecchia e vede la propria debolezza che,proiettata nell'altro,
      gli appare forza
      Ecco lo psichiatra, un uomo del dolore che vive del dolore dell'
      altro e che permette di rispecchiare nella propria fragilità la
      forza terapeutica. Il potente non sa amare: l'uomo di ferro è
      freddo,sa avvolgere e legare per sottomettere, per schiavizzare.
   Senza paura non c'è amore e il potente fa paura.Analogamente a
      Narciso, che crede di essere meglio di tutti, e per questo evita
      di confrontarsi  con chiunque, percepisce attorno solo lo
      sguardo ammirato di chi incontra, non la presenza dell'altro
      come possibile parte di sé.
      Io sono tanto fragile da pensare sempre all'amore, nelle sue
      varie specificazioni, e sento la voglia di essere amato per poter
      amare : un circuito vizioso per cui la voglia di amare coincide
      soltanto con l'essere amato: due fragilità si uniscono e si fanno
      forza dentro il segreto nel mistero dell'amore.
      La mia fragilità significa che ho bisogno dell'altro : di lei che si
      faccia parte di me senza confini e distinzioni, di chi mi possa
      aiutare con la voglia di mostrarsi amico, poichè sa che io sento
      la voglia di esserlo per lui.  (…)



  Vittorino  Andreoli  da  L'uomo di vetro ( La forza della fragilità )

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