mercoledì 6 novembre 2019

JISEI ( Poesie dell'addio ) 3

 
 

                                                                        Arte giapponese


Che malinconia
se penso alla fine,
il mio corpo
sopra i prati in rigoglio
sfumare in nebbia sottile…

             Ono no Komachi  (Primo periodo Heìan - 900 circa )

Di Ono no Komachi, tradizionalmente annoverata fra i sei grandi della poesia Heìan, non si sa quasi nulla, ma i suoi versi così vivaci e appassionati bastano a restituirne un ritratto potente, che la letteratura, l'arte e la leggenda hanno tramandato nei secoli, creando un'icona di bellezza e di malinconia. Forse dama di corte, forse concubina di un imperatore, dopo una lunga teoria di innamorati respinti, sarebbe stata condannata a una vecchiaia di solitudine e stenti, tormentata dalla nostalgia per il trascorso splendore e dagli spettri degli infelici morti per averla troppo amata.


                                                 ***

Come la luna
che si compone sull'acqua
nella conca delle mani,
questo mondo non sappiamo
se ci sia o non ci sia.

                 Ki no Tsurayuchi   ( Quinto mese dell' VIII anno - 945 )

La metafora della luna riflessa nell'acqua percorrerà tutta la storia del buddhismo, e insieme quella della letteratura giapponese.

Un senso analogo possiede la luna nel secchio attorno a cui si sviluppa, tre secoli dopo, la poesia d'illuminazione della monaca zen Mugai Nyodai  ( 1223 - 1298 )

In mille modi
ho rappezzato il mio secchio,
ma il fondo ha ceduto,
l'acqua n'è uscita,
la luna è sparita.


                                             ***

Il mio desiderio,
morire a primavera
sotto i fiori di ciliegio
quand'è piena la luna
del secondo mese.

                        Saigyo ( Secondo mese del sesto anno Bunji- 1190 )

Se una simile morte sotto i ciliegi, in apparenza poco consona a un monaco, sottende in realtà un'intima accettazione del Nulla che serenamente ci dissolverà, facendoci parte dell'armonia del cosmo, la traduzione in termini filosofici di questa poesia si può leggere in un altro Tanka di Saigyo, intitolata appunto Mujo ( Impermanenza ).

Quietamente
morire e senza angoscia:
comprendilo
e il tuo cuore infine
accondiscenderà.

In ogni modo, il desiderio del monaco fu esaudito : egli morì proprio durante i plenilunio di Marzo, il secondo mese per l'antico calendario lunare.


                                                  ***

Nel limpido silenzio
            di questo plenilunio,
vibra l'arpa
            del vento tra i pini.
Ma se l'io non esiste
            né sono le cose,
chi sente il suono?

                Zoso  Royo    ( Sesto mese del terzo anno Kenji - 1276 )

La poesia che lascia Zoso, priore del  Jufukuji di Kamakura, è un perfetto  Koan, in cui la condizione della morte - illuminazione balena, ineluttabilmente impermeabile al ragionamento, da quella cruciale domanda del verso finale.


                                                 ***

Si viene al mondo
       e nulla v'è prima,
lo si lascia
       e nulla v'è dopo.
In ogni dove
       s'affaccia il leone,
in ogni dove
       il suo ruggito.

       Mugaku   Sogen   ( Nono mese del nono anno Koan - 1286 )

Mugaku è uno dei tanti monaci che lasciano la Cina per sfuggire all' invasione mongola. Si racconta che - minacciato dalla spada  di un mongolo - senza tradire il minimo turbamento, si sia rivolto al nemico e abbia pronunciato ad alta voce quello che è passato alla storia come il Rinjinge ( Poesia della lama incombente )

Di questo vasto universo
      per me non è rimasto una zolla,
ma per fortuna ho compreso che l'uomo,
     la stessa dottrina del Buddha son Nulla.
Quando, come un lampo di luce
     calerai con quell'enorme spadone,
tutto ciò che fenderai sarà l'aria
     tiepida della prima stagione.

          

                          Jisei  ( Poesie dell' addio  )                                                  




2 commenti:

  1. c'è del vero. a me richiama l'adagio che vuole "ciò che è non è, e ciò che non è, è". intenso, esistenziale. mi piace.

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  2. Mi fa piacere.
    Tuttavia è solo l'inizio che lavoro, che completerò fra oggi e domani.
    Grazie per la visita e il commento.

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