mercoledì 20 novembre 2019

IL CAPRICCIO DI MARTHA 2

                                                         En verdad, deseo del desnacido
                                                                     
                                                                                         Clara Silva


DISCHIUDERE O DISNASCERE

1

Dentro di me giacevi silenzioso,
il tuo oscuro battito sentivo,
ma non sapevo se tu avessi un volto,
se dalla tua anima segreta nascesse una voce
o l'eco di una voce desiderasse unirsi
un giorno col tuo cuore lento e armonioso.
Io accarezzavo il segreto nascosto
nel mio grembo e dialogavo
fra  sorrisi insensati
attraverso un ritmico respiro
forse identico al tuo
con la tua calda presenza
con la certezza di un'esistenza
che in me si raddoppiava
dentro di me affondava
e fuori di me s'irradiava
al di là di me stessa
per concedermi l'incanto  il fremito  la gioia
di sapermi più d'una
e di sapermi una
in quella incalcolabile e ultima
derivazione della vita.


2

Ma un giorno te ne andasti.
Strazio e lacerazione
il tuo vuoto fu sorpresa e incontro
fu riconoscimento
un volo e un addio
contemporaneamente
fu la tua voce nel dire una maniera
diversa dalla mia.
Eri tu come me per te senza me.
E dovetti allontanarti.
Dovetti ripiegare sulla mia ferita occulta
accarezzare la tua assenza
il lacerante vuoto
del tuo volto nato per andarsene
della tua voce senza eco e replicante.
Dovetti lasciarti andare
lasciarti attraversare solo il tuo labirinto
i tuoi meandri luminosi
le porzioni di quello che conobbi prima
e perfino di quello da me mai conosciuto.
Ripiegai sulla mia ferita sempre aperta
e volli soltanto sognare
soltanto gioire nei miei sogni
con un secondo incontro
- un vero primo incontro -
dei corpi e delle anime
di dualità definite
di tagliati confini
di abbracci senza fusione
di fusioni agognate
a partire da un anelito assurdo
nato dalla febbre della carne vivente
dalla respirazione dell'aria
fuori dall'acqua
fuori dall'intuizione sognante e dal non visto
dentro la brama di ciò che non si annuncia
di ciò che non è tuo
che va per una strada non voluta da te
di te per te senza me
per te con me
di te con me
fra me e te infine l'uno
l'ideale dell'uno
spinta della febbre
ardore in cui il desiderio
riunisce due corpi
per sognare che è uno
utopia adorabile che sarebbe
come tornare indietro
quando il tuo essere non era
e dentro di me giocavi silenzioso
oscuro e palpitante oggetto
di un segreto.


3

Qualche volta ti trovo
quando i meandri della tua e della mia vita
si uniscono in un punto
- ci sono dei punti in comune -
e allora ti vedo
e il desiderio mi sale per il sangue
e vorrei cancellare la tua origine nei miei sogni
essere nata con te al tempo stesso
portare un altro marchio
non portare alcun marchio
non sapere di te niente
né della tua nascita
nè dell'antica ferita della tua assenza
che non mi conoscessi
che potessimo udire unicamente
il rumore del sangue che gira vorticoso
e detta senza ombra di dubbio
la direzione del nudo desiderio.


                                            ***

LA LUNA NO

Non voglio che la luna sfiori i tuoi capelli
non voglio che la notte ti inventi una statura
né che il sogno ti chiuda
nello spazio intangibile
respinto dal reale.
Io voglio per te un sogno solare,
che il limpido mattino dilati le tue ore
senza nessuna forma di conteggio,
che a pieni polmoni
tu possa respirare
la vita che mi manca,
che tu ignori il rimpianto,
che il tuo splendore innalzi
le ore dei tuoi giorni
in un arco immortale
dove giammai si azzardi la luna a comparire.

E che nulla ti scopra
il transito obbligato,
l'eclissi della grazia.


                                            ***

AMORE TRADITORE

Se la fonte del tradimento
sta nell'amore,
quanto abissale e circolare
l'amore che ti abbraccia e ti tradisce
quanto dolce e quanto oscuro
quando ti accoglie e ti accarezza
e vive e cresce nella tua dolente
insicurezza

che benedetta sia l'incertezza
quando ti culla nel piacere ignaro
di ogni affermazione di ideale
di progetti futuri che giustamente
nell'agognare ignora

e nella sua navigazione intermittente
risale e scende,
raggiunge un paradiso e giura
che ignota la miseria
dove tacitamente si prepara
la cosciente pienezza di una gioia
ormai definitivamente già trascorsa.


                                             ***

CANNIBALE

Io vorrei avvolgerti e proteggerti
da tutti gli sguardi altrui
come in un bozzolo segreto
entro il quale tu continueresti
a palpitare e a crescere
il tuo cuore innocente
piccolo infantile
continuerebbe a battere
settanta volte per minuto
e la mia mano gli sarebbe
schermo scudo astuccio
al sicuro
vorrei coprirti mangiarti deglutirti
e sentirti caldo nelle viscere
del mio segreto cuore
dilaniato dai morsi
di un amore di fuoco
senza pari
diventato l'essenza di te
senza la forma
la sostanza pura e concentrata
e quindi liberata da ogni possibilità
di movimento autonomo
che l'essenza è semplicemente
nel tempo senza tempo
non si muove non cerca di cambiare
e dentro di me verrebbe custodita
e protetta perfino da te stesso
tu lo capisci , vero?
anche dal tuo disamore
dalla tua pretesa sciocca
di cercare il piacere altrove
e chissà dove poi,
sarà possibile !


                                             ***

                                                    Inventarte, es mi forma de creerte

                                                                     Mario Benedetti


LA NOTTE

- Non esiste la notte,
mi hai detto.
E' uno stato mentale.
Che importa se la terra
gira intorno al sole e
 lo  lascia dietro indifferente.
Davanti a te ci sono io
ed per sempre.
Sono io il tuo sole.
Da me nasce la vita.

-Amore amore che lontano
restano le tue parole.
Mi domando
se ci sarà un castigo
per chi promette facilmente
per chi allontana i sogni.
Quindi la tua voce risponde :

- Che importa la condizione del sogno
o la speranza.
Io  sono il tuo sogno,
la tua speranza.
Dentro la mia voce
palpita il tuo cuore
e vive il tuo sogno
senza fine.

- Amore amore
sono io la tua voce
e dentro di me il tuo sogno
incontra le parole,
i corpi vocali della tua vita
così come - ahimè -
della mia.



          Martha  Canfield    da     Il capriccio di un colore


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