giovedì 15 novembre 2018

PRINCESSE AMANDE

 
 

                                                                Io sono già nell' Infinito…


CAPELLI TAGLIATI

Ho tagliato i miei capelli perché il mio viso,
sotto la piega di una volta,
non possa mostrarmi la straziante immagine
del tempo dalle implacabili dita.

Cambiando piega sembra di cambiare testa.
Crederò di invecchiare meno
sotto il corto tosone rigettato in tempesta
dove posso ficcare i miei pugni.

Così come un tempo le belle sacerdotesse
sacrificavano le morti elette,
ho come su un sepolcro consacrato le due trecce
alla mia giovinezza che non c'è più.


                                     ***


DONNA


Complessa carne offerta alla virilità
- donna - anfora profonda e dolce dove dorme la gioia,
tu che l'amore rovesci e contundi, bianca preda,
uovo doloroso dove grida la nostra perennità,

donna che perdi la vita la sera dove muore
la tua gioventù e che sopravvivi nei giorni superflui,
ti dibatti, passato che non torna più,
nel nero del destino dove il tuo essere si ferisce,

umanità senza forza, mezza parte resistente
del mondo, o compagna eterna, o io stessa…
Donna, donna, chi ti dirà dunque che ti amo
con un cuore sì grande d'amore  e sì colmo di pietà ?


                                              ***


NOTTE

Un campo d'orzo, un bel lago al margine,
la luna in crescendo su tutto,
e noi due che vaghiamo insieme.

Questo fa una primavera di notte,
un oriente pallido e senza rumore
che vale il sole, che ti sembra?

Vieni! Non ci parleremo più.
Una rana canta in lontananza,
accento solitario del lago taciturno.

Non fa scuro né fa chiaro:
vuoi? - Come dentro un mare,
anneghiamo nell'orzo notturno…


                                       ***


L' ASSENZA

La forza delle mie braccia cerca ancora il tuo corpo,
e io mi nutro d'ombra e di beatitudine
perché l'assenza ti rende dolce come la morte,
come il sogno, il passato, la solitudine.

Saresti là come io vorrei in quest'ora serale
- io che penso da lontano poterti prendere tutta -
senza dubbio i nostri cuori tacerebbero profondamente
non potendo da vicino comprendersi e parlare.

E piango di terrore davanti a questa impotenza
dove s'oscurano tutti gli sforzi e i desideri umani,
sapendo che tenere le tue mani nelle mie mani
è meno prossimo alla mia felicità della tua assenza.


                                    ***


SO CHE HO VISSUTO

So che ho vissuto i migliori anni
ma il mio tempo sulla terra è finito per sempre.
Le cose di quaggiù - abbandonate in anticipo -
io sono già nell'Infinito.

Dopo i miei primi giorni, faccio finta di vivere,
sapendo che sto andando dall'altra parte, dall'altra parte!
Un invincibile volo, in me , furioso, ebbro,
si gonfia per la grande partenza.

Il mio viso, la mia forma, e l'opera che ho fatto,
la Bellezza, il Lirismo. Ah! Cos'è tutto questo?
Qui, in quest'ultimo giorno sono stato poeta:
questo è già non esserci più.



  Lucie Delarue - Mardrus   da  Princesse Amande ( Poesie scelte )

2 commenti: