sabato 17 novembre 2018
NON POSSO TRADURRE IL MIO CUORE ( Introduzione )
La colta e orgogliosa Victoria Ocampo ( esponente della società ricca e borghese di Buenos Aires ) incontra Rabindranath Tagore durante una breve tappa di uno dei molteplici tour del poeta: per due intensi mesi - dal Novembre 1924 al Gennaio 1925 - ospita nella villa di Miralrìo ( a San Isidro ), lo scrittore convalescente. Se Victoria subito si infiamma di una passione mistico - erotica ( fra i due esisteva una più che consistente differenza d'età ), Tagore, dapprima intento a sublimare il fascino dell'adorante " carceriera ", è fermo nel ribadire la libertà della sua vocazione spirituale e creativa, pur nel rimpianto ( tardivo! ) della sua Vijaya.
In queste affascinanti pagine rimane scolpita la relazione impossibile tra un carismatico e già anziano maestro e una " discepola" troppo giovane e agli esordi della sua attività intellettuale: le lettere che si scambiano nell'arco di sedici anni, sono la testimonianza di un'esperienza emotiva e intellettuale irripetibile tra due mondi solo apparentemente lontani.
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Una presentazione molto interessante, dovresti recensire tutti i libri...Le persone leggerebbero molto di più
RispondiEliminaIn genere lo faccio per i saggi, in modo che chi leggere abbia un'idea di ciò che si sta trattando.
RispondiEliminaNon faccio un'analisi critica ( è una scelta ) per i testi di poesia perché - al di là che facciano parte di uno stessa raccolta ) ritengo che ogni poesia " faccia storia a sé " e che vada principalmente goduta più che interpretata.
Se poi qualche lettore ( ipotetico ) dovesse essere tanto interessato alla vita ( e alle opere ) di un singolo poeta nonché ad un'analisi storica o psicologica dei testi in questione, sul web può trovare tutte le informazioni
di cui ha bisogno.
Grazie per il commento.