Nella fonte dei tuoi occhi vado alla deriva…
LILLA' DELLA PIOGGIA
Piove, sorella; i ricordi
del cielo si purificano della loro amarezza.
Il lillà, solitario davanti all'odore del tempo
cerca gocciolando quei due che - abbracciati -
guardavano in giardino dalla finestra aperta.
Ora il mio grido ravviva le luci della pioggia.
La mia ombra si espande al di sopra dell'inferriata,
e la mia anima è il getto dell'acqua.
Rimpiangi - tu Oscura - nella tempesta
che un tempo io rubai per te il lillà sconosciuto?
***
NEI FIUMI A NORD DEL FUTURO
Nei fiumi a nord del futuro
getto la rete che tu - esitante -
carichi
di ombre scritte
da pietre.
***
SE LE ACQUE…
Se le acque a me e a te si schiuderanno,
guardiamoci - in fondo cosa muta?
Il tuo cuore si sente strano davanti alle
ginestre.
La cicuta mi sfiora trasognata
le ginocchia.
***
POSSESSO IMMAGINARIO
Ammucchia dunque insieme fogliame e anime.
Vibra lieve la mazza e copri il viso.
Incorona coi battiti che mancano al cuore
il cavaliere che lotta con lontani mulini.
Sono solo nubi che non sopportava.
Ma il suo cuore tintinna al passare di un angelo.
Piano inghirlando ciò che non abbatté:
la rossa barriera e il nero centro.
***
LODE DELLA DISTANZA
Nella fonte dei tuoi occhi
vivono le reti dei pescatori del mare matto.
Nella fonte dei tuoi occhi
il mare mantiene la sua promessa.
Qui getto,
cuore che è stato tra uomini,
i miei vestiti e lo splendore di un giuramento:
più nero nel nero, sono più nudo;
solo da apostata sono fedele;
sono te quando sono io.
Nella fonte dei tuoi occhi
vado alla deriva e sogno rapimenti.
Una rete catturò una rete -
ci separiamo avvinti.
Nella fonte dei tuoi occhi
un impiccato strozza il cappio.
Paul Celan da La sabbia delle urne
Belle le poesie e incantevole la musica
RispondiEliminaSì, belle, anche se le poesie di Celan mi trasmettono sempre un senso di inquietudine, che è dell'animo suo perennemente tormentato.
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