domenica 4 novembre 2018

PREGHIERA

 
 

         " Io vuless addiventà  nu poc 'e sole pe te fa sentì o' calore e chistu bene...


A volte, giacendo dopo l'amore,
ti guardo e vedo il tuo futuro corpo
disteso sotto la terra; posandoti il palmo
 della mano contro lo sterno, sento
quanto fievole e distante sia il battito
del tuo cuore.
Riposo la guancia contro il tuo petto
e ascolto l'onda del tuo sangue, mentre
vedo  la vita sperperata come acqua
trasparente gettata via nell'erba secca.
E allora voglio essere sprofondata nel letto
e ricoperta, come un seme che è spinto
 a forza dentro un foro,
il terriccio pressato con la zappa.
Voglio essere una semente sterile, di quelle
che non crescono, che nemmeno sanno.
Voglio giacere immobile
senza vita come un animale macellato,
il  sangue sparso sugli stipiti;
voglio che la morte mi prenda - se deve -
affinché ti risparmi.

Voglio che tutto questo passi.


                           frida


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