venerdì 6 dicembre 2019

VIAGGIO ( con prospettiva )




                                                      E allora me ne vado ai quattro angoli…


E allora me ne vado da queste acuminate geometrie
che solo a prenderne le altezze ci lascia brani di lati
e ipotenuse senza che cambi l'are ( i ) a.

E allora me ne vado ai quattro angoli che nessuno
ha mai contato fino ad otto, troppo ottusi per essere
lineari, in traiettorie di tangenti casuali.

E allora me ne vado divaricando orizzonti all'infinito
- incurante del punto di partenza - tanto non parto
se non da questo acuto - inadeguato imbuto di confine.

E allora me ne vado facendo leva su un punto - il mio -
tale che lo spazio si apra  a negare l' incontro di due rette.
All'infinito.



                                             frida



2 commenti:

  1. Bello. geometria e geografia ci ricordano che è sempre bene andare

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    1. Sì, per quanto riguarda i viaggi… la geometria ( seppur in chiave poetica ) è una conquista recente : io e la stessa non abbiamo mai avuto affinità… Però in fondo hai avuto una felice intuizione : entrambe ci spingono( fisicamente e mentalmente) lontano: fuori e dentro noi stessi! .

      Grazie.

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