Dimonia ! Dimonia !
(…) Si era sposata tardi, nel giugno 1943, dopo i bombardamenti
degli Americani su Cagliari, a quei tempi avere trent'anni
senza ancora sistemazione, era come essere già un po' zitella.
Non che fosse brutta, o che le mancassero i corteggiatori, anzi.
Solo che- ad un certo punto - i pretendenti diradavano le
visite e poi non si facevano più vedere, sempre prima di aver
chiesto ufficialmente al mio bisnonno la sua mano.
Gentile signorina, cause di forza maggiore mi impediscono
questo, nonché il mercoledì venturo di " fai visita a fustetti ",
cosa che sarebbe a me graditissima, ma purtroppo impossibile.
Allora nonna aspettava il terzo mercoledì, ma sempre arrivava
" una pipiedda " con una lettera che rinviava ancora e poi più
niente.
Il mio bisnonno e le sue sorelle le volevano bene anche così,
un po' zitella, ma la mia bisnonna, no : la trattava sempre
come se non fosse sangue del suo sangue e diceva che sapeva
lei perché.
Un giorno la mia bisnonna la aspettò nel cortile con la zironia,
che era un nerbo di bue, e cominciò a colpirla fino a farle
venire le piaghe persino sulla testa e la febbre alta.
Aveva scoperto da voci che correvano in paese che i
pretendenti andavano via perché mia nonna gli scriveva poesie
d'amore infuocate che alludevano anche a cose sporche e che
sua figlia stava infangando non solo se stessa, ma anche la sua
famiglia. E continuava a colpirla, a colpirla e a urlare : "
Dimonia! Dimonia ! " e a maledire il giorno in cui l'avevano
mandata in prima elementare e aveva imparato a scrivere .(…)
Milena Agus da Mal di pietre
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