sabato 28 dicembre 2019

TUTTO è SEMPRE ORA

 
 

                                      Nel tuo passaggio  - intatta - la fragranza dell'apparizione


DICEMBRE

Lungo il sentiero arbusti ingrommati di lichene,
con grappoli di bacche rosse.
Un chiarore di platino, a oriente,
che smuore nella sera.
Si schiude il sipario sullo sciame di mondi,
sul loro insonne scintillamento.

E' dicembre, un'ora che goccia da altre ore,
un istante che cade in altri istanti.
Il battito - qui - dei pensieri è prossimo
al respiro degli ulivi,
soffio di un inverno che corre a chiudersi
nell'arca gelata di altri inverni,
mentre la terra in sé raccolta
è iride che trema ruotando negli spazi
e s'inazzurra.


                                                 ***

FIGURE NELLA SERA

Gli occhi negli occhi. Nel freddo.
Lascia che ancora questo
tra noi accada :
nel respiro
insieme tessere il velo
ce l'uno all'altra nasconde,
quando la sera è già scesa,
e sta per misurare la sua lontananza
dalle figure che le appartengono,
dalle figure che sta per prestarci.


                                                     ***

LA GELIDA SEMENTE

Vedi, diceva, quel confine d'ombra
che degrada sul muro e fa lucente
il muschio. E' tempo, figura di tempo.

Come il passo dell'antilope in corsa
all'alba verso il fiume. Come il grano
di sabbia che nell'ostrica s'imperla.

Il frangersi dell'onda sugli scogli
è tempo, come il solco della luna
nel cielo e il volo nuziale dell'ape.

Nella quieta armonia dell'accadere
tremar di foglia e moto delle stelle
sono sillabe di una stessa lingua.

Il grido della pernice ferita
anch'esso è suono di quest'alfabeto.
Ma il dolore del vivente - diceva -

mostra al tempo la gelida semente.


                                                   ***

I NOMI DELLE STELLE

C'è tra questa pianura
di moltitudini in affanno e quella
inesplorata volta di cammini
astrali un arco o patto?
C'è tra questa sperduta nostra aiuola
e quello sconfinato arabesco
di ellissi e di bagliori
un battito, un accordo
di abissale, segreta comunanza ?

O sono solo i nomi delle stelle
i segni di un legame,
i segni ardenti di un'appartenenza
al vortice dell'essere e apparire,
al fuoco di consunzione e rinascita ?


                                                        ***


A UNA LUPA

Il tu che si posava sul tuo sguardo,
il tu che t'invitava al balzo
o ti esponeva alla carezza
non faceva trasparente la linea dell'enigma
che ci separava, era solo un arcobaleno
sul paese della nostra prossimità.

Trascorrevano nei tuoi pensieri
fremiti di foreste, profumati
richiami della macchia, della riva.
Erano ombre dei miei pensieri.

Ma una volta vidi con certezza
nella giada dei tuoi occhi
scaglie della sapienza dalla quale
ci allontanò l'elegia del fare,
l'ansia del distruggere.

Ora cammini nella tua privazione
come il vento sul dorso di una duna.
Stai nella tua quiete
come una stella nel cielo della sera.

Nel tuo passaggio - intatta - la fragranza
dell'apparizione.



                      Antonio  Prete    da    Tutto è sempre ora


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