Diego e Frida
(…) Essendo un eterno curioso,è anche un eterno conversatore.Può
conversare per ore mentre dipinge, senza un attimo di pausa.
Parla e discute di tutto, traendo piacere - come Walt Whitman -
da chi l'ascolta. La sua conversazione è sempre interessante:ha
parole che stupiscono e che a volte feriscono; altre che
commuovono,ma non lascia mai a chi lo ascolta un'impressione
di vuoto e di inutilità. Le sue parole inquietano profondamente
perché sono vive e sincere. La crudezza dei suoi giudizi
innervosisce o spiazza chi lo ascolta, perché sono sempre in
contrasto con le norme di condotta stabilite: rompono la
corteccia per lasciar nascere germogli, feriscono per lasciar
germinare nuove cellule. Ad alcuni - i più forti - le verità che
Diego afferma sembrano mostruose, sadiche e crudeli; altri, i
più deboli, si sentono distrutti e annullati e si difendono
definendolo un bugiardo e un mitomane. Ma tutti cercano di
difendersi come si difendono dal vaccino quelli che per la prima
volta nella loro vita stanno per essere vaccinati. Invocano la
speranza o qualcos'altro che li liberi dal pericolo della verità.
Ma Diego è privo di fede, di speranza, di carità.
E' per natura straordinariamente intelligente e non concepisce
fantasmi. Tenace nelle sue opinioni, non cede mai e riesce a
turbare tutti coloro che si fanno scrupolo di un credo o della
falsa bontà.E' per questo che lo definiscono amorale, e in realtà
lui non ha nulla in comune con quelli che accettano le leggi e le
norme morali. Tra le due torture che per lui sono l'orologio e il
calendario, cerca di fare quello che considera giusto nella vita:
lavorare e creare. Non svaluta altre linee di condotta, non
disprezza il valore altrui, ma difende il proprio perché sa che
questo significa ritmo e relazione armonica con il mondo reale.
In cambio di piacere, dà piacere; in cambio di impegno, dà
impegno. Essendo più dotato degli altri, è più sensibile di loro, e
chiede soltanto comprensione. (…)
Lettere appassionate di Frida Kahlo
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