lunedì 30 dicembre 2019

MAL DI PIETRE 5


(..) A casa,a sera,aveva preparato il bagno caldo e la cena e si era
       spaventata per quanto nonno beveva. Uguale a sempre, ma era
       come se non l'avesse mai visto.
       Di notte, però, era stato bellissimo. Più di tutte le altre volte.
       Nonna,coricato papà e con addosso la vestaglia e la sottoveste
       vecchie, pronta per andare a dormire, si mangiava una mela
       soprappensiero. Nonno, chiusa la porta della cucina a chiave
       per essere sicuro che il bambino non entrasse, aveva iniziato il
       loro gioco della Casa Chiusa, dandole l'ordine di togliersi
       vestaglia e sottoveste e di distendersi nuda sulla tavola
       apparecchiata, come fosse stata il suo pasto preferito. Aveva
       acceso la stufa, perché non prendesse freddo, e ricominciato a
      cenare servendosi di quel ben di dio.La palpeggiava e lavorava
     dappertutto e prima di gustare qualunque cosa,anche la
     salsiccia sarda buonissima del paese, la metteva dentro la figa
     di nonna - perché nelle Case Chiuse è quella la parola che si
     doveva  usare -. Lei aveva iniziato a eccitarsi da morire e a
     toccarsi, e di amarlo o non amarlo in quel momento non gliene
     importava più niente voleva soltanto continuare il gioco.
    " Sono la tua puttana " mugolava.
     Poi nonno le aveva versato il vino su tutto il corpo e leccata e
     succhiata, soprattutto le tette grandi di burro, che erano la sua
     passione. Ma aveva voluto punirla, forse per come si era
     comportata alla gita, o forse, chissà - con nonno non si capiva
     mai e, sfilata la cintura dei pantaloni, l'aveva costretta a
    camminare per la cucina come una cagna colpendola,ma stando
    attento a non farle troppo male e a non lasciare segni sul suo
    bellissimo sedere.Sotto la tavola,nonna glielo aveva accarezzato
    e preso in bocca come ormai sapeva fare da esperta, ma ogni 
    tanto smetteva per chiedergli se era una brava puttana e quanto
    aveva già guadagnato e che non avrebbe mai voluto smettere di
   giocare alla Casa Chiusa.
    Avevano giocato a lungo, e poi nonno si era messo a fumare la
    sua pipa e lei allora si era rannicchiata nella sponda opposta
    del letto e - come sempre- si era addormentata.  (…)



                      Milena  Agus    da       Mal di pietre


  

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