CIGOLIO D' AMORE
Brontolano miagolii d'amore le porte
e le persiane, persino le tue palpebre
al mattino. Necessitano di una carezza
d'olio, cellulite e buon umore cardini
vicoli e ventricoli. Si gonfiano le dita
ai morti e il petto in un sussurro
svanisce dietro al barlume d'un gatto.
Fanno fatica anche i tulipani a chiedersi
cosa c'è dopo la pioggia e perché
scegliere, qual è la vita che s'innesta ad ogni bivio.
***
E' una fuga da ogni tregua, ottobre,
conosce le coincidenze e rincorre
qualcosa che tutti possono cantare.
Siete due animali in egual specie:
tu - con le suole di chi ha fretta.
E lui - con le mani di chi afferra
il senso ristretto che ha bucato
le tasche avare dell'amore.
***
Un asciugamano di promesse
a lenire il sudore dell'abbraccio,
questo amore nato morto, sepolto
grida ascolto, scosso dalla tregua :
trema la lingua : sale tra le ciglia.
***
Tu mi rechi un dono
da niente che a vivere
ne gode anche la croce :
il male, la ferita, il danno -
la zagara è una zingara
devota. E corta nella voce
la vita è solo un canto.
***
Cresce il tempo la parola in grembo
all'estate terminale della gioia,
una doppia vita così singolare
che il condizionale delle tue labbra
è il verbo della mia assenza.
Vernalda Di Tanna da Fraintendere le stelle ( Dalla Gialla Oro di Pordenonelegge )
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