" E poi provavo un senso di rispetto per la sua esistenza" . ( Banana Yoshimoto )
(...) L'amore è sempre una concordanza di tempi e di disposizioni tra due persone ed è per tale motivo che l'equilibrio è spesso molto fragile e mai definitivo, poiché uno dei due può - in un momento qualsiasi della sua vita - per ragioni valide o aleatorie, mutare la sua disposizione verso il partner e quindi decidere di troncare una relazione o cambiarne i ritmi. Naturalmente ogni innamoramento ha una sua storia che è nata dal come siamo giunti all'incontro. Talvolta si tratta di " amori dannosi " che hanno le loro radici nelle radici della storia familiare, sociale, culturale e spirituale di ciascuno che se ne scopre afflitto, affetto, disfatto, ovvero di amori legati indissolubilmente alla sofferenza, al dolore a causa di un vissuto affettivo difficile - in questa come in altre vite - con i propri genitori o con i partner precedenti. E proprio riguardo a ciò Aldo Carotenuto scrive : " Non esiste un'altra condizione umana nella quale si accetti di sopportare di soffrire per qualcuno quando si ama. Potrà sembrare strano a chi suppone che l'amore debba immancabilmente dare felicità; ma questa è un'illusione che ci creiamo per riuscire a superare le ore interminabili di sofferenza. Ha ragione Yourcenar: soltanto le persone che amiamo possono farci soffrire con la stessa intensità con cui le amiamo". Diventa un bisogno quello di soffrire, quasi per ripetere quel vecchio copione, unica modalità apparentemente conosciuta di relazionarsi. E' qui che affondano le proprie radici affettive radicate da più esistenze, ma è proprio da qui che deve partire il cambiamento, lo stravolgimento del copione ed imparare ad amare in modo diverso, con minor fatica. (...)
Paolo Crimaldi da Amori karmici
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