venerdì 17 settembre 2021

LA MENTE OSTILE ( forme dell'odio contemporaneo ) 4

 

(...) Questo odio sociale si aggiunge a quello tradizionale verso i bersagli di gruppi e minoranze da sempre resi diversi. Anche qui- però - assistiamo a metamorfosi dell'ostilità contemporanea. Il razzismo, per esempio, non è più solo biologico, dato che le tragedie della Seconda Guerra  Mondiale hanno portato a temere e punire le discriminazioni. Riemerge però in modo " culturale", simbolico, sottile, come ostilità e xenofobia verso gli immigrati o i rom. Non sempre per il colore della pelle - anche se il Movimento Black Lives Matter ha dimostrato quanto ancora conti - ma per il colore della cultura. L' antisemitismo emerge e si inabissa nel tempo, in parallelo con le crisi economiche, sociali e politiche. Prende nuove forme, si associa di nuovo ad antichi complotti e cospirazioni, considerando gli ebrei i nuovi untori del Covid - 19; riprende i modelli della propaganda nazifascista e li diffonde online con i meme. Ragionare di questo tipo di odio induce a riflettere sul fascino del capo, la facilità delle folle di farsi sedurre, ma anche sui processi per cui le nuove generazioni trasferiscono l'odio antiebraico su Israele e potrebbero dimenticare l'ideale dei diritti universali e dell'eguale dignità di tutti se indotti ad essere solo sudditi obbedienti negando i diritti agli Altri. 

La questione della guerra alle donne è un altro tema da mettere a fuoco. Qualcuno si può stupire che siano il principale bersaglio degli haters speech, ma nel quadro delineato non è strano. Dileggio, desiderio di possesso, attacchi di branco, " revenge porn..." sono molti i modi in cui umiliare le donne da parte di haters che sono spesso maschi bianchi di mezza età. Anche l'odio omofobo percorre strade simili. Quello anti -islamico prende di mira i mussulmani, presentandoli come tutti potenziali terroristi, con le donne velate quale segno di inaccettabile barbarie o con gli immigrati che vogliono sostituirci " a casa nostra ".

Quando si approfondiscono questi mondi, si analizza il modo in cui funziona il pregiudizio, e quando facciamo parlare la Storia, si scoprono le differenze ma anche le costanti della mente ostile. La violenza appare non più inevitabile, ma frutto di un disimpegno morale che siamo ancora in tempo a contrastare. (...)



Milena  Santerini   da    La mente ostile ( Forme dell'odio contemporaneo )


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