(...) Quando si riesce a superare la fase del Tu, vi è un doppio passaggio, ossia, oltre all'andare al Noi, ci si sposta anche dall'innamoramento all'amore vero e proprio, dove il sentimento dominante non è esclusivamente la passione, ma una sicurezza, una stabilità emotiva nei confronti di chi amiamo, tale da rendere il rapporto possibile nel quotidiano e capace di resistere alla routine. Il Noi è la fase nella quale si è imparato ad accettare il partner con minori pretese, perché abbiamo ritirato gran parte delle proiezioni fatte inizialmente e cominciamo anche a delineare gli spazi vitali, le proprie oasi di privacy senza sentirci per tale motivo esclusi dalla sua vita, poiché si è consolidato in noi un sentimento di fiducia, ma soprattutto si è superato il bisogno di possederlo completamente, in quanto ci siamo impossessati della nostra esistenza non vivendo più - come nella fase del Tu - in funzione del partner, ma iniziamo a considerare nuovamente i nostri interessi, i nostri bisogni, i nostri progetti, con la consapevolezza di rendere partecipe - per quanto possibile - anche l'Altro, la persona con cui abbiamo deciso di condividere la nostra vita. Quindi è nel Noi che si acquisisce una mentalità di coppia,un pensare a due, un considerare non egoisticamente le cose : in altre parole, è avvenuta la magia dell'intimità, spazio nel quale è permesso di accedere all'Altro senza riserve e in modo diretto e immediato, disposti anche al rifiuto, a " no" che certamente non costituisce una minaccia alla stabilità del legame. Del resto, in un rapporto, non si deve cercare la perfezione ma l'equilibrio. (...)
Paolo Crimaldi da Amori karmici
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