Sarò cose non dette, silenzi...
SETTEMBRE
Buonanotte. Il grido dal fondo della strada ha cantato
e l'odore del mare arriva più denso in questo silenzio.
L'estate è finita ormai: il sole
ad ogni tramonto ne porta via un po'.
La culla della luna ora sarà uno specchio azzurro
i vecchi rivolgeranno il culo alla marina
nei pomeriggi rancorosi passati a biascicare
che si stava meglio quando si stava peggio
e che, quando c'era lui, i treni arrivavano in orario.
E' passato un altr'anno.
La terra ha fatto un altro giro intorno al fuoco.
Abbiamo bruciato altri versi, altri fasci di diari.
Il denaro è scappato dalle mani.
L' anima è diventata più avara.
Gli altri non sanno quanto costa l'amore.
Non lo sapranno, se non si sono consumati
come il juke - bok che aspetta una moneta
per cantare.
Noi lo sappiamo.
Ci siamo sfibrati l'un l'altra in questa massacrante
gioia di vivere.
Ed è passata un'altra stagione.
Buonanotte. Ti sveglierai a settembre.
***
ASCENSIONE
E così procediamo
sempre più in alto
fino al punto da cui
non si sente più niente.
***
DESOLAZIONE
Traverso scheletri d'alberi stecchiti
passa la voce d'invisibili uccelli:
cinguettii freddi come stalattiti
di ghiaccio, che si staccano dal cielo e vanno giù.
***
LA MORTE
L'odore della morte l'ho sentito
quando nella vasta piana
del cimitero, sparsa di tombe e di fiori,
fra le croci e i segni che parlano
di devozione e paure medioevali,
sopra il viale di loculi
che corre verso i colli e verso il mare,
passa un uccello
che - mentre un po' di vento sfiora l'erba -
emette un grido secco,
stridulo e va via.
***
UNO CHE VA
Sparirò. L'attesa è troppo grande
e il tempo sulla terra troppo breve.
Tacerò. Il sonno è benvenuto
la cortina del buio mi ripara.
Verseranno nel cesto fogli inutili
quaderni mezzi vuoti, frasi monche.
Mi confonderò piano piano col buio
sarò macchia fra tante, sarò rovo.
Sarò cose non dette, silenzi.
Giorgio Galli da Canzonacce
La poesia sulla morte pare un quadro, dipinto a tinte fosche, che rende visibile e tangibile silenzio, solitudine, freddo, paura...l'odore della morte!
RispondiEliminaMi pare che tutte le poesie che ho scelto ( soprattutto da " Ascensione" in poi- anche se possiamo rintracciare in " Settembre" una certa aria di disfacimento propedeutica a... ) siano un " crescendo" con l'unico obiettivo finale: quello che ci attende tutti inesorabilmente. Poi c'è chi ci scrive sopra poesie ( molti! ) e chi preferisce non prenderlo in considerazione ( Quasi tutti! ).
EliminaIo - come taluni scrivono : " vorrei che la morte mi trovasse viva ".
Io però amo settembre, mi pare una ripartenza più che la conclusione di un cerchio.
RispondiEliminaE amo il silenzio e amo il mimetismo...
Ciao Fruda, grazie
Settembre è un insieme di flash in parte descrittivi in parte sentimentali.
RispondiEliminaProprio come noi...
" che ci siamo sfibrati l'un l'altra in questa massacrante gioia di vivere ".
Non è un'immagine potente?