Mi scomponi e ricomponi amata...
Si danno le spalle per tutto il giorno
ognuno intento al proprio solco
marciando risoluti al soldo del dovere.
La sera li chiude allo stesso tavolo
più dei coltelli che sminuzzano il cibo
sono armi gli occhi che guardano nel piatto.
Solo di notte resta una traccia
quando lui nell'istante
in cui riemerge dal sonno
trovandola
la abbraccia.
***
La tua mano
era una nuvola carica di pioggia.
L'ho sfiorata appena,
si sono alzate in volo
tutte le mie solitudini.
Che nome porti ora, padre,
quale sguardo indossi
per sapere chi siamo
in quale sogno decanta
il tuo silenzio?
Il cielo stesso ora
è un sogno azzurro
pieno di ali.
***
Bisogna aspettare
allenare la pazienza
abitare la faticosa sedia della pausa
dignitosamente immobili
superstiti indecisi se vivere
sia ancora un miracolo
o una punizione.
Come un giocattolo rotto
mi assedia il tempo perduto
e non mi rimedia quello che resta
le facce sgargianti delle possibilità
attorno alle mie mani incapaci.
***
Le cose sono fragili e si rompono
basta un solo sguardo leggermente acuminato
o un silenzio dove andava incastonata una parola
basta una sola indifferenza
l'attimo nero d'indifferenza
- che tu ci sia o no è uguale -
Le cose sono fragili e si rompono
se anziché vedere il tuo viso
vedo le tue spalle
spalle spallucce ballerine
- scusami ho da far con le galline
che me ne importa di te? -
Le cose sono fragili e si rompono
e per non romperle occorre molta cura
una cura senza sforzo - s'intende -
carezza limpida fluente
naturale conseguenza di questo nostro esistere
da quando scoccò il miracolo di vedersi.
***
Vengo a dirti
la gratitudine
delle mie lacrime
il sole innalza
inni d'oro
alla solitudine
da così lontano tu
mi vedi
scrivi per me l'immensa
lettera che non ho mai ricevuto
mi scomponi e ricomponi
amata
il cuore batte a capofitto.
Nido della tua voce tersa
dalle finestre aperte
col vento
entra il silenzio.
Ci starò una vita
sulle tue parole
e non finiranno mai.
Rita Greco da La gioia delle incompiute
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