venerdì 17 settembre 2021

LA MENTE OSTILE ( Forme dell'odio contemporaneo) 3

 

(...)  Non si dovrebbe tardare oltre a studiare i meccanismi emotivi sfruttati dagli haters sul web, che abbiamo visto trovare un'espressione politica ai massimi livelli in molti paesi, e in particolare negli U.S.A. Quando i meccanismi economici si intrecciano a quelli psicologici, c'è un pericolo serio per le società democratiche: più c'è intensità emotiva - spesso negativa - più si clicca, più si guadagna. Siamo ancora all'inizio delle ricerche su come influisce sulle nostre vite la continua connessione sui social media a questo tipo di sollecitazioni, manipolate da centrali senza scrupoli e rilanciate da volenterosi collaboratori. E, soprattutto, è giunto il momento di affermare le responsabilità sull'odio online, da parte degli Stati, delle piattaforme del web e anche dei singoli utenti, chiamati a contrastare l' hate speek. L'odio collettivo, come purtroppo sappiamo bene, sceglie bersagli precisi, ma non per questo colpevoli. Anzi, il nemico per antonomasia è innocente. Sui social si scatena l'avversione e il disprezzo verso l'infermiera che si vaccina per prima dopo una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo. Viene insultata la persona malata o disabile. Segno di un infantile rifiuto della sofferenza? Oppure della ribellione verso " loro", in questo caso la casta, il potere, il governo, i dominatori? Ci sono politici che si trasformano in " imprenditori dell'odio" e cercano di dividere e aizzare il popolo contro le stesse istituzioni democratiche che lo rappresentano.  (...)



Milena Santerini   da  La mente ostile ( Forme d'odio contemporaneo )



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