sabato 11 settembre 2021

LE POESIE IMAGISTE DI HILDA

 


                                             I pensieri mi lacerano, sono la loro febbre...



Coniato e teorizzato da Ezra Pound agli albori del Novecento, l'imaginismo trovò la sua migliore espressione nella poeta americana Hilda Doolittle, di cui per la prima volta in Italia arriva un'antologia poetica che raccoglie gli esiti più alti e riconosciuti, tratti dalle raccolte Sea Garden ( 1916 ) e The God ( 1913- 1917 ). Con una lingua naturale, essenziale, priva di costrutti artificiosi, il verso libero e irregolare, le poesie di questa raccolta , tradotte da Giorgia Sensi, " non rappresentano, ma presentano", combinando immagini nitide in un movimento avvolgente che evoca sentimenti ed emozioni profonde attraverso una stile in cui l'elemento narrativo fà di questa poeta una voce più che mai contemporanea e attuale.




 MEZZOGIORNO


 Sono allarmata -

una foglia spezzata scricchiola sul lastricato -

sono angosciata - sconfitta.


Un leggero vento scuote i baccelli -

i miei pensieri sono consumati

come semi neri.

I pensieri mi lacerano,

temo la loro febbre.

Sono dispersa nel suo vortice.

Sono dispersa come i semi caldi rinsecchiti.


I semi rinsecchiti 

sono spaccati sul sentiero -

l'erba si piega per la polvere,

l'uva scivola sotto la sua foglia secca :

eppure oltre i semi ormai passati

e gli steli di menta anneriti,

il pioppo sulla collina è splendido,

il pioppo si allarga, le sue radice profonde fra gli alberi.


Oh pioppo, tu sei grande

tra le pietre del colle,

mentre io perisco sul sentiero

tra i crepacci delle rocce.



                                                 ***


ROSA


Rosa, ruvida rosa,

scarsi i tuoi petali, sciupata,

fiore scarno, sottile,


più preziosa 

di una rosa umida

sola su uno stelo -

sei colta nella corrente.


Stentata, piccola foglia,

sei sbattuta sulla sabbia,

sei sollevata

nella sabbia secca

spinta dal vento.


Può la rosa gialla

trasudare tale acre fragranza

indurita in una foglia?



                                      ***


EURIDICE


Così mi hai riportata indietro,

io che avrei potuto camminare con i vivi

sulla terra,

io che avrei potuto dormire tra i fiori vivi

finalmente;


così per la tua arroganza

e la tua spietatezza

sono riportata indietro

dove i licheni morti grondano

ceneri morte sul muschio del frassino;


così per la tua arroganza

io sono distrutta infine,

io che avevo vissuto incosciente,

che ero stata quasi dimenticata;


se tu mi avessi lasciata aspettare

sarei passata dall'apatia

alla pace,

se tu mi avessi lasciata riposare con i morti,

avrei dimenticato te

e il passato.



                                   Hilda Doolittle  da    Poesie imaginiste



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