martedì 10 agosto 2021

X AGOSTO



                                                    Vincent Van Gogh -   Notte stellata




X AGOSTO


San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l'aria tranquilla

arde e cade, perché sì gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.


Tornava una rondine al tetto:

l'uccisero: cadde tra spini:

ella aveva nel becco un insetto:

la cena dei suoi rondinini.


Ora è là come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell'ombra, che attende,

che pigola sempre più piano.


Anche un uomo tornava al suo nido:

l'uccisero: disse: Perdono;

e restò negli aperti occhi un grido

portava due bambole in dono...


Ora là, nella casa romita,

lo aspettano, aspettano invano:

egli immobile, attonito, addita

le bambole al cielo lontano.


E tu, Cielo, dall'alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh! d'un pianto di stelle lo inondi

quest'atomo opaco del Male!



                          Giovanni  Pascoli  da    Myricae



                                           ***


X AOUT


Saint Laurent, moi je sais pourquoi tant

d'étoiles parmi l'air tranquille

brulent, tombent, pourquoi pleur sì grand

dans le ciel concave étincelle.


Une hirondelle au toit revenait :

tuée, chut parmi les épines,

elle avait dans son bec un insecte:

assez pour que ses petits dinent.


Là voilà, commme en croix, or qui tend

ce vermisseau au ciel lointain;

et son nid est dans l'ombre, il attend,

pépiant toujours mais pour rien.


Un humain revenait à son nid :

on le tua: il dit: Pardon;

dans ses yeux grand ouverts reste un cri:

il avait deux poupées en don...


Or là, dans la maison solitaire,

on l'attend, on l'attend en vain ;

immobile, droit, il tend la paire

de poupées à ce ciel lointain.


Et toi, Ciel, qui surplombes les mondes

sereins, infini, immortel,

oh! d'un pleur d' étoiles tu l'inondes

cet opaque atome du Mal!



                     Trad. di   Jean- Charles Vegliante - 10 Agosto 2021



4 commenti:

  1. C'era una versione bellissima musicata dagli skiantos.
    Davvero fantastica... un tantino dissacrante, magari
    😀

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  2. Non la conosco, ma andrò a vedere: si sa che sono molto curiosa !!!!

    Grazie per la segnalazione.

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  3. X agosto, insieme a La cavalla storna, è forse una delle poesie più belle di G. Pascoli. Qui il poeta abbandona la tecnica del fonosimbolismo, attraverso cui mima con i suoni i significati delle sue poesie, come ad esempio ne Il tuono ("[...] il tuono rimbombò di schianto:/rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,/e tacque, e poi rimareggiò rinfranto [...]), e si abbandona al racconto, di sé, del suo dolore, del dolore del mondo, accompagnandolo con il solo ritmo, semplice e asciutto, del verso e della rima. Ne risulta una poesia dai sentori primordiali, che buca l'inconscio, come il canto e le percussioni primitive, intorno al falò dell'umanità.

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  4. Grazie di questo bellissimo e dotto ( e poetico ) commento...

    " Poesia che buca l'inconscio..." e " intorno al falò dell'umanità..." che meraviglia!

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