All'occorrenza il tuo cranio diventa
una sfera colorata, maiolica con frattura:
è quello il punto esatto in cui la debolezza
abdica e tutti i manifesti volano via
angeli di carta ci premono la nuca
sul bordo tagliente della gioia.
***
A Natale non c'è spazio per la cronaca
nessuno legge i giornali, le edicole
sono chiuse: Krenz und Abend - croce e sera -
il suono che fanno le tracce umide
dei tuoi passi. Domani qualcuno
tenterà di riconoscerle, il fischio
della civetta dirà che sono trascorsi
nove anni dall'inizio dell'inverno
e la distanza tra la bocca e la roccia
gelerà per sempre il nostro naturale
decomporci in schegge di terra.
***
A mani nude gli studiosi scavano le fondamenta
piegati sul fossato: dicono che vi siano tracce
di una civiltà antichissima, credono a quanto c'è
dietro la superficie, pure se la pioggia impasta la pietra,
li sporca di melma, complica l'esercizio della ricostruzione.
E' triste questo nostro bisogno di ordine,
lo strappare la radice e non trovare il seme:
è un franare senza poter bloccare la discesa,
precipitare a brandelli privi del termine di caduta.
***
Quell'abbraccio te lo sei preso tutto,
lo hai sentito premere tra le scapole:
un bene semplice che non ti raggiunge.
E' una trincea la casa materna dove mi ospiti,
in cui i morti spiano le mie voglie, i tuoi gesti
misurati: non eccedi in niente, emargini
ai miei occhi le stanze più intime, chiedi scusa
per il disordine e poi dici di no, pronunci
le parole " vuoto " e " fermo" per intendere una fine,
per benedire nel sonno dopo la fatica
questo uso incosciente dell'affetto.
***
A volte la macchina del mondo si ferma
con un lungo fischio e io non so
quale passato usare mentre riposi,
se tu mi sia remoto o prossimo. Come un fossile
la parola segnala il resto parziale di un organismo,
di una cosa che c'era e che c'è : la scheggia
di un tuo dente perduto a scuola da bambino,
l'anello che porti sull'orecchio destro
e tutto quanto ti fa vivo e primitivo
dentro quest'orma sul pavimento,
traccia ovale del risveglio, esempio di partenza.
Eleonora Rimolo da La temeraria gioia
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