LA FRAGILITA' E LA VITA
(...) La fragilità è considerata abitualmente un'esperienza inutile e antiquata, immatura e malata, inconsistente e destituita di senso, estranea allo spirito del tempo, e invece nella fragilita' si colgono valori di sensibilita' e di delicatezza, di gentilezza e di dignita', di comunione con il destino di sofferenza di chi sta male. La psichiatria, quando sia psichiatria umana e gentile, psichiatria dell'interiorità, non può guardare alla fragilità umana come a un sintomo di un disturbo psichico, ma come a una forma di vita dotata di senso: cosa che mi è stato possibile constatare nel cuore della follia : testimonianza di una stremata e ultima fragilità, nei miei anni di lavoro in un ospedale psichiatrico. Come definire la fragilità? La fragilità è una cosa ( una situazione ) che si può rompere, e fregile è un equilibrio emozionale che si può frantumare, ma fragile è anche una cosa che non può se non essere fragile, essendo questa la sua natura. Sono fragili, e si possono rompere, non solo le nostre emozioni e le nostre ragioni di vita, le nostre speranze e le nostre inquietudini, le nostre tristezze e i nostri slanci del cuore, ma anche le nostre parole che non sempre sanno consolare e ridare speranza al dolore ( L'area semantica di fragilità sconfina senza fine in quella di debolezza e di sensibilità, di delicatezza e di vulnerabilità, che ne completano gli orizzonti tematici ). (...)
Eugenio Borgna da Le passioni fragili
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