VERSI D' OTTOBRE
Hai suonato il tuo olifante,
sono arrivata in ritardo.
La musica è la mia paura.
Non ho avvertito il richiamo.
Mancheremo ai nostri convegni.
Mancherò ai tuoi
occhi fermi, al tuo sangue.
Avremmo potuto non amarci di tanto in tanto.
Senza te sarò nudità,
svestita d'abiti leggeri.
Spogli se divisi.
Il fagotto accomodato sul tavolo rotondo,
il giorno in cui morirò, aprilo.
Incontrerai le vesti d'ottobre
e il mio amore, felice.
***
PANTONE SUSHINE: APOLLO
Respiro profondo ad occhi aperti,
mani in tasca :
nascondo il sole
che mi hai dato ieri per non avere freddo.
Prudono i pensieri,
sento le tue dita rovistare il dolore.
***
PANTONE VIBRANT : CUTRETTOLA
La menzogna:
profumo dolce e carezze
che precedono il pugno
utile ad allentare la tensione
per sbatterti meglio in terra,
tramortire tutto il tuo sentire
finirti fine.
( La stanchezza
non ti fa fuggire ).
Diagnostica per immagini
ti vedo appeso controluce
il radiologo interpreta la lastra,
impallidisce il suo diafanoscopio
hai i polmoni pieni di piume gialle,
potresti volare.
( La fatica sta nell'amare fuori di sé,
i sentimenti migrano dentro ).
***
VOCE DELLA CARNE
Parlare.
Tutte le mie ossa ti dicevano amore, ti dicevano sono qui,
di dicevano scopami perché poi
( solo )
le parole ci fanno vicini
la voce del tuo corpo, la tua saliva,
Apollo...
la voce della tua carne è un'armoniosa verità.
Ti ho parlato molto corpo sesso sangue,
poi hai suonato la cetra.
***
FIORI DI LIMONI
E' tempo d'incrociare le strade
lì dove si paralizza l'anima,
un centro immaginario,
un punto morbido dove raggiungerti.
E' un'acuta distanza il mio andare,
i rapporti sono quell'acuta distanza dall'amore.
Mi cedevano fiori di limoni sui seni.
Alessia Bronico da L'abito della felicità, 2016 - Un dio giallo, 2018
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