Edvard Munch - Madre e figlia
Ma è poi vero
che ho lasciato mia figlia
al passaggio del tempo
alla linea
all'idea
alla mano distratta
che l'ho dimenticata nel buio
un secolo intero
nel buio della scena
della mia testa
scoperta
come forma
e le ho toccato la faccia
( vedi cosa ho fatto )
che da sempre mi richiama
e poi di colpo
l'ho persa.
***
O forse è mia madre
che mi corre dietro
la fatica diventa mondo
da ogni parte
mi cade addosso
io mi riduco
all'ultima cosa visibile
perché al passaggio del tempo
resti solo una di noi.
***
Adesso dopo il passaggio
del tempo
una può stare un secolo intero
a immaginare l'altra
con una benda sugli occhi
tanto il tuo corpo
lo conosco a memoria
è questo, che è vero.
Valentina Proietti Muzi da Matris Hora
Nessun commento:
Posta un commento