mercoledì 26 maggio 2021

SPLENDI COME VITA 4

 

Negli ultimi tredici anni Madre si imbozzola - con soddisfazione - in una cava di ricordi, audio- libri e ascolti radiofonici dove abita sola, anche materialmente: impiegato qualche mese per ambientarsi nel buio improvviso della cecità, Madre torna nell'appartamento dove si era trasferita un anno prima, apparendo finalmente capace di autodeterminazione.

A settant'anni, Madre fa quello che lei stessa definisce " un colpo di testa ": rivendica il diritto al tradimento primario, ossia il diritto all'emancipazione dalla Madre e alla libertà. Si punisce quasi immediatamente diventando cieca.

Un secondo elemento determina la salutare evasione di Madre dalla famiglia: Madre non regge lo spettacolo del deterioramento della propria Madre, troppo contraddittoriamente amata, ma io rifiuto di internare Nonna in una di quelle " case di riposo immerse nel verde", come la moderna mania di ridefinire i fenomeni spiacevoli della vita edulcorandone i nomi denomina quei villini, allocati fuori le mura, dove ai vecchi non resta che impiegare interminate notti a fiutare l'arrivo della morte. Corpi ormai inutili alla rincorsa produttiva, estromessi dal cerchio urbano che hanno contribuito a edificare. Il mio amore è spiccio. Ci penso io. Incapace di abbandonare. Per motivi palesi.



                     Maria Grazia Calandrone   da    Splendi come vita



Nessun commento:

Posta un commento