martedì 11 maggio 2021

POESIE DI VITTORINO

 


                  
                                      In questa città dolente noi ci amiamo in segreto...




Leggendo il volume si ha la sensazione di girare attorno a un punto ossessivo, mai davvero esplicitato, dove la luce serve a distorcere: è allucinatoria e pone il poeta su un piano stralunato da cui le cose sbiadiscono e si confondono.





FERMIAMO IL RACCONTO


Fermiamo qui il racconto

 perché qui la musica si fa incerta

come un dolore chiuso

tra due corpi



nel teatro delle variazioni e dei

ritorni sei soltanto un grido

esausto, quella sostanza umana

che susciti con lingua mortale,

quella terra sconsolata

sfuggita alle carte geografiche

dell'eterno.



                                           ***


PROSSIMITA' DEL BENE


Ciò che si presta alla discussione è niente

i morti sono stati dimenticati

i vivi si accontentano di essere vivi.

oh quanto  questo oscuro brusìo

intorno a noi che fummo

ci restituisce il bene

di chi crede in noi, le donne e gli uomini

che ci tenevano in braccio

sul treno in corsa dell'avvenire



c'è, ci deve essere un modo per piangere

e non lasciarsi andare alle cose

inventate, qui dove non c'è anima viva.



                                             ***


GIOVEDI' 23


Il pomeriggio gli ronza attorno

per l'emergere di altre mani che stanno

al gioco di una fine convulsa.

agosto è interminabile.

il terreno arso dipinge i miei quadri

crepitando a ogni curva

per conoscere qualcuno che è stato

nei crampi di questa luce dove

tutto è provvisorio, qualcuno

che è  stato per lungo tempo nella quiete

di un pronome e che ora, non visto

da alcuno, torna le sue cose a guardare.



                                            ***


Albe mute ci mangiano

i sogni che facciamo.

la parola cade sul foglio

per scaricare il peso di mille storie



sembra una preghiera stare qui.

le labbra cercano un silenzio

la strada del ritorno.



la notte resta impigliata nei vestiti.

fuori, non ci siamo che noi

sotto mentite spoglie.



                                         ***


Dopo ogni perdita, dopo

ogni sconfitta

ma ci fu la resa dei viventi

quando la miriade

era un numero esatto.

dall'altra parte ci sono

gli ospedali di notte

e la tela grezza dei pensieri

che vanno e vengono

sotto la pioggia.

ma alla fine sono stato io

a cercarti, vita che dà vita,

amore senza nome,

taciturno amore.

in questa città dolente

noi ci amiamo in segreto.




                Vittorino  Curci    da   Poesie  ( 2020- 1997 )



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