sabato 1 maggio 2021

LO SFORZO UMANO DI PREVERT

 


                                                   Pellizza da Volpedo  - Il Quarto Stato




  

Lo sforzo umano 

non è quel bel giovane sorridente

ritto sulla sua gamba di gesso

o di pietra

e che mostra grazie ai puerili artifici dello scultore

la stupida illusione 

della gioia della danza e del giubilo

evocante con l'altra gamba in aria

la dolcezza del ritorno a casa.

No.

Lo sforzo umano non porta un fanciullo sulla spalla destra

un altro sulla testa

e un terzo sulla spalla sinistra

con gli attrezzi a tracolla

e la giovane moglie felice aggrappata al suo braccio.

Lo sforzo umano porta un cinto erniario

e le cicatrici delle lotte

intraprese dalla classe operaia

contro un mondo assurdo e senza leggi.

Lo sforzo umano non possiede una vera casa

esso ha l'odore del proprio lavoro

ed è intaccato ai polmoni

il suo salario è magro

e così i suoi figli

lavora come un negro

e il negro lavora come lui.

Lo sforzo umano non ha il savoir - vivre

lo sforzo umano non ha l'età della ragione

lo sforzo umano non ha l'età delle caserme

l'età dei bagni penali e delle prigioni

l'età delle chiese e delle officine

l'età dei cannoni

è lui che ha piantato dappertutto i vigneti

e accordato tutti i violini

si nutre di cattivi sogni

si ubriaca con il cattivo vino della rassegnazione

e come un grande scoiattolo ebbro

vorticosamente gira senza posa

in un universo ostile

polveroso e dal soffitto basso

e forgia senza fermarsi la catena

la terrificante catena in cui tutto si incatena

la miseria il profitto il lavoro la carneficina

la tristezza la sventura l'insonnia la noia

la terrificante catena d'oro

di carbone di ferro e d'acciaio

di scoria e polvere di ferro

passata intorno al collo

di un mondo abbandonato

la miserabile catena

alla quale vengono ad aggrapparsi

i ciondoli divini

le reliquie sante

le croci al merito le croci uncinate

la scimmietta portafortuna

le medaglie dei vecchi servitori

i ninnoli della sfortuna

e il gran pezzo  da museo

il gran ritratto equestre

il gran ritratto in piedi

il gran ritratto di faccia di profilo su un solo piede

il gran ritratto dorato

il gran ritratto del grande indovino

il gran ritratto del grande imperatore

il gran ritratto del grande pensatore

del gran camaleonte

del grande moralizzatore

del dignitoso e triste buffone

la testa del grande scocciatore

la testa dell'aggressivo pacificatore

la testa da sbirro del grande liberatore

la testa di Adolf Hitler

la testa del signor Thiers

la testa del dittatore

la testa del fucilatore

di non importa qual paese

di non importa qual colore

la testa odiosa

la testa disgraziata

la faccia da schiaffi

la faccia da massacrare

la faccia della paura.




                         Jacques  Prévert  ( 1945 )



2 commenti:

  1. M9lto bella
    E purtroppo ancora, in qualche misura, attuale.
    Ciao Frida,
    grazie

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  2. Il mondo , per quanto riguarda l'esercizio del potere in tutte le sue forme ( e di conseguenza le ingiustizie e le sofferenze che si vengono a creare ) - purtroppo - è cambiato poco se non ( ma non sempre ) nelle forme esteriori; certo non nella sostanza.

    Ti ringrazio per la tua visita.

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